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Caccia, Zanoni del Pd: solidarietà alle Guardie provinciali minacciate di morte

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 20 Novembre 2016 alle 16:38 | 0 commenti

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Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni commenta l’episodio di mercoledì scorso, protagoniste le Guardie provinciali di Vicenza che hanno scoperto in località Colle Colombo, oltre gli orari consentiti ovvero quasi col buio, due individui armati di fucile, Gl. C. e N.C., padre e figlio, residenti in Contrada Cappellazzi a Recoaro

La follia dei bracconieri non conosce limiti. Voglio esprimere la mia solidarietà alle Guardie provinciali minacciate di morte da un cacciatore di frodo scoperto in flagranza di reato in quel di Recoaro. Dai successivi controlli il figlio è risultato addirittura privo di licenza di caccia.

Il padre, titolare di regolare licenza di caccia, dopo l’intervento delle Guardie avrebbe puntato il fucile verso gli agenti minacciandoli ripetutamente di sparare se non se ne sarebbero andati via. Successivamente anche grazie all’intervento dei carabinieri si è evitato il peggio e i due sono stati individuati ed interrogati. In questa stagione venatoria, purtroppo, non ci facciamo mancare niente. Persone minacciate e assediate da cacciatori esagitati in casa propria in quel di Monigo, Zero Branco e Resana in provincia di Treviso, una intera frazione di Cittadella lasciata al buio per delle fucilate ad un quadro elettrico, cercatori di funghi impallinati con gravi conseguenze come la perdita di un occhio e la perdita del lavoro in provincia di Treviso, un cagnolino impallinato vicino ad un bambino a Torre di Mosto, stessa sorte per cinque gatti in vari comuni della provincia di Vicenza, specie superprotette impallinate come nel caso di alcuni rapaci e addirittura di un falco ammaestrato a Noventa Vicentina, abbattimento di due rarissimi Ibis eremita in via di estinzione a Montecchio Precalcino e Caprino Veronese, solo per citare gli episodi più eclatanti.

Zanoni torna poi sulla questione Ibis eremita, oggetto di un progetto UE: nei giorni scorsi un altro esemplare è finito nel mirino dei bracconieri. “Su 17 uccelli in volo e dotati di GPS, in migrazione tra l’Austria e l’Oasi di Orbetello in Toscana, il 30% degli esemplari è stato abbattuto in Italia dalle doppiette, ben 5, dei quali due in Veneto. Il fatto che a settembre un cacciatore in possesso di regolare licenza di caccia sia stato condannato dal Tribunale di Livorno per due Ibis eremita abbattuti nel 2014, che quest’anno tutti gli esemplari sono partiti e arrivati nella migrazione primaverile a caccia chiusa e che nella migrazione autunnale, a caccia aperta, ben 5 sono stati colpiti, tre a morte, due in Veneto, è la dimostrazione che questi bracconieri vanno purtroppo ricercati tra coloro che hanno regolari licenze di caccia”.

A mio avviso tra le cause di questi episodi di bracconaggio dilagante, vandalismi, violazione delle norme di caccia c’è anche l’azione politica della Regione Veneto che non fa nulla per contrastarli: dirittura approva leggi e progetti di legge che mirano alla deregulation venatoria. Quando si consente di cacciare anche negli ambiti di caccia altrui senza doversi registrare e pagare la relativa quota (nomadismo venatorio), si autorizzano appostamenti di caccia da 12 metri quadri caso unico in Italia, si approvano progetti di legge sulla depenalizzazione dei reati venatori e per l’inserimento di un reato per chi disturba la caccia - conclude il consigliere democratico - si danno dei messaggi sbagliati che rischiano di fomentare e far scatenare le mele marce della categoria che credono così di poter operare al di sopra delle normali regole valide nel resto d’Italia”.

IBIS EREMITA (tutti muniti di gps) uccisi in Veneto ed in Italia da Settembe 2016 ad oggi.

·       1 settembre 2016 Kato (ucciso) - Punta Ala in provincia di Grosseto

·       8 settembre 2016 Tara (ucciso) - Montecchio Precalcino Provincia di Vicenza

·       18 ottobre 2016 Thor (ferito) - Alberese in provincia di Grosseto

·       6 novembre 2016 Enno (ucciso) - Darfo di Boario Terme in provincia di Brescia

·       14 novembre 2016 Luna (ferito) - Caprino Veronese in provincia di Verona

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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