Caccia, Stival: Consiglio di Stato ci ha dato ragione. Vittoria della buona amministrazione
Mercoledi 30 Novembre 2011 alle 17:34 | 0 commenti
Daniele Stival, Regione Veneto - "Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza di sospensione della caccia in deroga in Veneto presentata dalla Lac". Lo rende noto "con grande soddisfazione" l'assessore regionale alla caccia Daniele Stival. "Attendiamo di valutare a fondo le motivazioni di questa decisione - aggiunge Stival - ma nella sostanza il Consiglio di Stato non ha ravvisato motivi sufficienti per modificare la decisione del Tar Veneto, che a sua volta ci aveva dato ragione. Di certo siamo di fronte all'ennesima vittoria della buona amministrazione con la quale la Regione ha gestito questa vicenda e ad una nuova conferma della correttezza degli atti assunti".
"Nel giro di qualche settimana - aggiunge Stival - il Tar, la Corte Costituzionale, e oggi il Consiglio di Stato ci hanno dato ragione, e questo dovrebbe far riflettere i tanti gufi che hanno svolazzato sulla vicenda, tentando di gettare addosso alla Giunta regionale ed al sottoscritto colpe ed errori che non ci sono mai stati, visto che i massimi organismi giurisdizionali italiani non ne hanno ravvisato l'esistenza".
"Ringrazio il Consiglio di Stato - prosegue l'assessore - per la celerità con la quale ha preso la sua decisione, sgombrando così il campo dalle incertezze che purtroppo si erano create ed erano state abbondantemente cavalcate, dentro e fuori la politica. Ringrazio anche i nostri uffici tecnici e l'avvocatura regionale, che hanno lavorato intensamente contribuendo a raggiungere l'obiettivo. Ma un grazie particolare va ai nostri cacciatori, quelli veri e non i politicanti, che hanno avuto tanta pazienza e ci hanno sostenuto in questa battaglia".
"Questa ennesima vittoria - conclude Stival - ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa, ma non dobbiamo abbassare la guardia e moltiplicare ulteriormente gli sforzi per affermare a tutti i livelli la bontà delle nostre ragioni. Dobbiamo fare di tutto perché in futuro non abbiano più a ripetersi interruzioni nello svolgimento della stagione venatoria".
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