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Caccia, assessore Pan: "nuovo piano fa sintesi dei piani provinciali e definisce le linee guida"

Di Note ufficiali Lunedi 6 Agosto 2018 alle 18:00 | 0 commenti

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La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’agricoltura e alla caccia Giuseppe Pan, ha adottato - in via preliminare - la proposta di nuovo piano faunistico-venatorio regionale per il quinquennio 2019-2024. Dovrà sostituire e aggiornare l’attuale piano, scaduto nel 2012 e ripetutamente prorogato. L’adozione in via preliminare della proposta di piano rappresenta una nuova tappa del percorso avviato un anno fa - ricorda l'assessore Pan - con l'approvazione della legge regionale n. 27/2017 che, come prima attuazione del riordino normativo imposto dalla riforma Delrio, ha ridefinito il quadro pianificatorio, riportando alla Regione l'unico livello di pianificazione in materia venatoria.

“La riforma Delrio ha svuotato le Province di competenze, poteri e risorse – precisa Pan – ma non per questo abbiamo voluto escludere il territorio da questo importante strumento di pianificazione: con una norma transitoria inserita nella legge 27 abbiamo valorizzato i contenuti dei piani provinciali consentendone la trasposizione nella costruzione del piano regionale. Piani che - ricorda ancora Pan - erano stati elaborati ed approvati prima che la riforma Delrio portasse discontinuità e confusione su identità e ruolo delle Province e della Città Metropolitana”.

“Il progetto della Giunta – chiarisce Pan - non intende togliere nulla ai territori, anzi, al contrario, mantiene un presidio locale in materia di caccia e anche di pesca, cercando di contenere i danni di un esodo purtroppo incontrollato di personale. Con l’istituzione del servizio regionale di vigilanza faunistico-venatoria e con l’ultima legge approvata in Consiglio in materia di caccia e pesca, la Regione sta cercando di riportare chiarezza nella pianificazione e nella gestione, perseguendo economie di scala ma salvaguardando la specificità dei territori”.

Con la nuova proposta di piano la Giunta regionale fissa alcuni principi base nella programmazione faunistico-venatoria, a partire dalla linea di demarcazione della Zona Faunistica delle Alpi e dalla suddivisione del territorio di pianura in Ambiti Territoriali di Caccia, nel rispetto delle indicazioni dei piani provinciali.

La proposta della Giunta, infatti, prende atto e consolida accorpamenti e riduzioni nel numero degli Ambiti territoriali di caccia, proposti dai rispettivi piani provinciali: in provincia di Treviso si passa da 13 a 10, come appunto prevedeva il piano provinciale orientato ad accorpare gli ambiti sulla base di bacini faunistici omogenei; nelle altre province, invece, il piano regionale conferma gli ATC esistenti, come richiesto dai rispettivi territori.

La proposta di piano della Giunta adegua, inoltre, gli organi gestionali degli Ambiti di caccia alle recenti modifiche legislative, favorendo la rappresentanza paritetica di cacciatori, agricoltori e ambientalisti.

“L’obiettivo è salvaguardare un sistema efficace che si fonda sul volontariato degli organi di gestione e sulla pari responsabilità di cacciatori e agricoltori, entrambi impegnati nelle attività di tutela e valorizzazione faunistica del territorio”, conclude Pan. “Il tutto all'interno di un quadro organico che vede valorizzati i cacciatori nel ruolo di gestione faunistica complessiva (ad esempio il controllo delle specie dannose, aliene e invasive) e crea un rapporto più stretto ed efficace tra gestione faunistica del territorio e conduzione agricola dei fondi”.

Dopo la prima adozione preliminare sugli aspetti gestionali, il piano prosegue ora il suo percorso in sede di valutazioni ambientali (VAS e VIncA), per raccogliere le esigenze e le indicazioni del territorio e dei portatori di interesse.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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