Busato (Veneto Sì): Romeo e Giulietta divorziano dalla Lega
Mercoledi 11 Marzo 2015 alle 20:49 | 0 commenti
Gianluca Busato, presidente di Plebiscito.eu e candidato presidente del Veneto per Veneto Sì, commenta la rottura di Flavio Tosi con la Lega Nord
Si è consumata la frattura definitiva della Lega Nord, che sopprime la dirigenza della Liga Veneta, sezione nazionale veneta e membro fondatore del vecchio partito territoriale oggi trasformatosi in partito nazionalista italiano.
Lunedì sera infatti il neo-segretario Salvini, alleato di Marie Le Pen, ha espulso Flavio Tosi, il sindaco di Verona, la città di Romeo Giulietta cantata da William Shakespeare, che era anche il segretario nazionale della Liga Veneta, federata alla lega nord. A tal proposito l’ex capo della Liga Veneta Flavio Tosi ha dichiarato: “Salvini è un dittatore, mai in 20 anni era successo che la lega nord sopprimesse il Venetoâ€.
La grave divisione della lega nord tra Lombardia e Veneto si consuma mentre i Veneti si apprestano a votare il proprio Parlamento indipendente dal 15 al 20 marzo prossimi, per finalizzare il processo di separazione dall’Italia, iniziato con il referendum di indipendenza del Veneto celebrato giusto un anno fa il 16-21 marzo 2014. E a pochi giorni proprio dalle elezioni del Parlamento Veneto si terrà anche la conclusione burocratica della certificazione politica del Plebiscito Digitale, ad opera della Commissione degli Osservatori Internazionali, che ha annunciato per il prossimo sabato 28 marzo a Venezia la firma del Final Report del Referendum, secondo le norme internazionali previste dall’Osce. Tale atto darà il via formale alle procedure di riconoscimento internazionale della Repubblica Veneta.
A soli 3 giorni dalle elezioni, che come l’anno scorso si terranno via internet dal sito www.plebiscito.eu e che daranno forma al potere legislativo della Repubblica Veneta indipendente, ad oggi si sono già registrati nella piattaforma digitale diverse decine di migliaia di veneti e, secondo gli organizzatori, un’analisi comparata della tendenza di iscrizione con i dati di un anno fa, fanno prevedere un’affluenza di almeno 1,4 milione di persone, superiore alla previsione iniziale di circa un milione di votanti, con un’affluenza vicino al 36% degli elettori veneti.
Se saranno confermate tale cifre non è escluso che si registri un’affluenza più alta per le elezioni del Parlamento Veneto indipendente rispetto a quella delle elezioni regionali dello stato italiano del prossimo maggio, tenendo conto che le ultime elezioni regionali nella vicina Emilia-Romagna hanno visto solo il 37% degli elettori recarsi alle urne e che il gradimento verso le istituzioni italiane e la tendenza dell’affluenza al voto in Italia è fortemente in ribasso.
Questo fatto determinerebbe una maggiore rappresentatività delle istituzioni della Repubblica Veneta dichiarata indipendente il 21 marzo 2014 a Treviso rispetto alle istituzionali regionali dello stato italiano, oramai in preda a un degrado galoppante non solo a livello finanziario, ma anche di funzionamento civico. Tale situazione determinerebbe uno scenario inedito, sempre più favorevole alla piena indipendenza de facto del Veneto.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.