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Busato: dopo Bergamo per la Lega fine della gita padana, ora è il tempo di Veneto Stato

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 10 Aprile 2012 alle 23:50 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Veneto Stato - Questa sera a Bergamo è andato in scena un tentativo vano di far rinascere la lega dopo l'ultimo grave scandalo che ne ha minato la credibilità in modo tanto grave da far cadere il suo leader Bossi. In realtà la morte della lega è prima di tutto politica. Il partito padano ha infatti esaurito il proprio obiettivo sociale. Con la caduta del governo Berlusconi anche l'ultima parvenza di inganno federalista se n'è infatti andata, ogni illusione si è sciolta come neve al Sole.

La questione morale in realtà non è cosa nuova per la lega. In questi anni di sindaci e assessori corrotti non ne sono certo mancati sotto il sole delle alpi.
Il passaggio però da partito di potere a partito inutile è ben più pesante da digerire, se non per i suoi illusi militanti, di sicuro per il suo elettorato che fino a ieri era anche disposto a buttar giù qualche rospo amaro e qualche ladro e furbetto del quartierino, ma che non può più sopportare di vedere anche oggi la moglie di un imprenditore vicentino farla finita impiccandosi all'altalena in giardino.
Il troppo è troppo e il voto alla lega ormai è un lusso che non possiamo più permetterci, non è solo e non è più un semplice insulto all'intelligenza politica.
Pazienza ladri, ma incapaci no, questo è troppo.
Il Veneto nel 2012 deve riscoprire il proprio destino e lo deve fare cambiando il proprio voto. La scelta è obbligata, immediata, semplice, senza più scuse né alternative.
Il cittadino veneto nel 2012 può e deve dare un segnale politico forte. La scelta è tutta nelle sue mani. O muore con la lega e con i partiti italiani, o sceglie di dare il proprio consenso all'unico progetto politico esistente, legale, pacifico, democratico, per l'indipendenza del Veneto Stato.
Tertium non datur.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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