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Burgo, la resistenza di VB e BPVi
Mercoledi 10 Giugno 2015 alle 10:22 | 0 commenti
Non c’è pace per Burgo. Dopo l’accordo trovato nei mesi scorsi con gli istituti creditori sulla ristrutturazione del debito di quasi 800 milioni a medio termine, il piano starebbe registrando una nuova battuta d’arresto nell’iter di approvazione a causa di malumori tra alcune banche esposte nel breve termine.
Nell’ambito dell’accordo, in attesa di ratificazione, infatti, è previsto anche il rifinanziamento di quasi 400 milioni di debiti a breve. Gli istituti che si starebbero mettendo di traverso sarebbero Veneto Banca e la Popolare di Vicenza, che avrebbero una esposizione comunque limitata. Il punto è che per arrivare alla firma serve l’unanimità .
In altre parole la posizione rigida di Veneto Banca e Popolare di Vicenza potrebbe rallentare ulteriormente un percorso che ormai va avanti da 18 mesi. Secondo alcune fonti il nodo è il pegno sui titoli Burgo concesso dall’azionista di maggioranza, la famiglia Marchi, ai creditori a medio lungo termine (che convertiranno parte della loro esposizione verso Burgo in strumenti finanziari partecipativi).
In pratica le due banche vorrebbero una estensione della garanzia anche per la parte di creditori esposti nel breve, attualmente non concessa.
di Mar. Man. da Il Sole 24 Ore
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