"Buona scuola", Crimì: diffuse informazioni non veritiere sulla riforma
Lunedi 4 Maggio 2015 alle 14:56 | 0 commenti
Filippo Crimì, deputato PD membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati
In queste ore verranno organizzati diversi scioperi in Italia per protestare contro il DDL di riforma del Sistema nazionale dell'Istruzione presentata dal Governo. Pur riconoscendo il legittimo diritto a protestare non condivido il fatto che vengano diffuse informazioni non veritiere su ciò che il Governo e il Parlamento stanno facendo.Si lamenta il mancato confronto quando, invece, alla Camera abbiamo ascoltato sul tema più di 90 audizioni.
Per la prima volta nella storia d'Italia verranno assunti a tempo indeterminato ed in una sola volta 100.000 insegnanti precari.
Con questo investimento, perché mettere tre miliardi di euro nell'istruzione è un innegabile investimento, si rinvigorisce il sistema scolastico dopo anni di tagli lineari.Â
Inoltre, d'ora in poi le assunzioni avverranno tramite concorso e non più con il sistema malato e ingiusto delle graduatorie e della precarizzazione.Â
Per rispondere alle esigenze di chi si è specializzato con i percorsi abilitanti e a quelle dei nostri ragazzi, stiamo lavorando alla Camera per introdurre i concorsi riservati agli abilitati, riconoscendo sia il servizio che la specificità dei TFA.
Già domenica con la votazione dell'articolo 2 si è iniziato a regolamentare meglio le funzioni dei dirigenti scolastici, dando un ruolo forte al Consiglio di Istituto, dove tutte le componenti della comunità scolastica sono rappresentate.
Con l'articolo 3 si è posto al centro lo studente introducendo il curriculum opzionale e una serie di investimenti tra cui anche la Scuola digitale ed un forte potenziamento dell'offerta formativa.
Oltre a quanto verrà investito nelle assunzioni saranno stanziati:Â
- 350 milioni per l'edilizia scolastica (in aggiunta ai 3,9 miliardi già stanziati);
- 500 euro all'anno a ciascun docente di ruolo da spendere in auto-formazione, arricchimento culturale e aggiornamento;
- 40 milioni per la formazione in servizio che diventa obbligatoria;
- 100 milioni per l'alternanza scuola-lavoro;
- 90 milioni per i laboratori e l'innovazione della didattica;
- 125 milioni in più per il funzionamento delle scuole.
Durante la discussione del provvedimento in commissione VII contiamo di sciogliere i nodi che rimangono, ma non si può dire che l'impostazione generale del provvedimento non vada nella direzione di potenziare tutto il sistema scolastico pubblico per le future generazioni.Accedi per inserire un commento
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