Buon anno: ma basta a scempi Del Din, Borgo Berga e Tav in Fiera. Cancellano il Palladio
Giovedi 1 Gennaio 2015 alle 01:09 | 0 commenti
In questa epoca di consuetudini ribaltate (dal Carnevale alla festa dei morti viventi, Halloween, dalla normalità dell'onestà all'abitudine a corrompere ed essere corrotti) e di abitudini formali, in cui il sentimento la fa da conviato di pietra, nessuno si sottare al più ipocrita e meno sentito degli auguri: Buon anno. Vista la quantità di volte in cui è stato e viene pronunciato senza esiti reali e tangibili da miliardi di esseri che una volta chiamavamo umani e che di umano hanno conservato ben poco, verrebeb quasi voglia di tirarsi fuori da questa liturgia del falso e del fatuo.
Ma se c'è un disegno catartico nell'esistenza del mondo e degli universi o se solo c'è la razionalità che guida l'evoluzione verso un obiettivo positivo, l'unico che parrebbe intelligente, proviamo ad augurarlo anche noi un Buon 2015 a chi ci sta leggendo.
Lo auguriamo, quindi, con spirito catartico e razionale, per invitare chi fa suo il nostro augurio a recuperare nel proprio cuore e tra i propri obiettivi la volontà di impedire fin dal 2015, perchè non è mai troppo tardi per... quel che rimane, che Vicenza continui esaltare a parole ma a seppellire col cemento le bellezze della Rotonda, della Basilica, dell'Olimpico, dei suoi cento palazzi e delle sue mille chiese sotto gli scempi cementificatori degli ultimi 16 anni di amministrazioni, dalle due compiute di Enrico Hüllweck alle due ancora non terminate di Variati, che dal centro sinistra ha proseguito e ampliato l'opera del centro destra, a testimonianza ulteriore della sudditanza trasversale della politica agli interessi.
Le devastazioni della base Usa (che andava fatta per accordi internazionali ma non così da alluvionare la città e da rendere necessari terrapieni di difesa dalle acque come quelli della foto) si sommano all'obbrobrio architettonico e ambientale del complesso di Borgo Berga nato intorno alla necessità di un nuovo tribunale, che poteva essere, come la base, costruito altrove e meglio e con i danni chiesti ora dalla Corte dei conti che mai restituiranno bellezza e tranquillità a quella zona.
Ma base Del Din "distruggi falda" e mega volumetrie sulla ex Cotorossi, piena probabilmente di rifiuti tossici, e sull'acqua dei corsi d'acqua locali si preparano ad essere poca cosa rispetto alla stazione della Tav in Fiera, grazie ad espropri milionari di terreni in cui prosperano i capannoni vuoti e inquinati da decenni di uso industriale.
Forse anche la Tav va fatta, come base e tribunale, ma perchè (interessi di pochi a parte) fare la stazione in Fiera?
Noi non siamo sicuri (chi, Variati in testa, lo fosse ce lo documenti) che con la Tav tanti convogli si fermeranno a Vicenza, già oggi stazione trascurata dai treni veloci: i collegamenti più interessanti per chi gravita su Vicenza, i mitici 800.000 (che non si capisce, poi, perchè graviterebbero sulle Fiera e non sull'attuale, storica e centrale stazione, anche questa da distruggere forsw per alimentare la crescita del mostro di Borgo Berga...), sono quelli per Milano-Torino e Roma-Sud.
Ma i minuti risparmiati dai convogli fantomatici che si fermassero in Fiera verranno persi dalla maggior parte dei viaggiatori per raggiungere la "Valbruna station" mentre, pegggio ancora, per andare a Roma non ci risultano collegamenti diretti ma sempre cambi obbligati a Padova.Â
E quale programmatore di tratte ferroviarie, pubbliche e private, programmerebbe fermate a Vicenza per raccogliervi passeggeri "romani" per Padova: tra frenate prima della stazione e tempi di accelerazionedopo i tempi di percorrenza sarebbero da normale Freccia baina se non addirittura da regionale veloce...
Buon anno 2015.
Purchè e perchè non sia come gli ultimi anni...
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