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Bruciate BPVi e Veneto Banca, Padoan e Visco: ora sistema bancario è in sicurezza. Infatti per Carige non c'è consorzio di garanzia: sospensione in Borsa e rischio risoluzione

Di Redazione Economica VicenzaPiù Giovedi 16 Novembre 2017 alle 19:17 | 0 commenti

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La sequenza dei fatti da Radiocor Il sole 24 Ore per VicenzaPiu.com. Non ci sono le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia finalizzato al previsto aumento di capitale da 560 milioni di euro di Banca Carige. Lo comunica l'istituto in una nota precisando che "nonostante l'ottenimento dell'autorizzazione da parte delle Autorita' di Vigilanza e i positivi riscontri ricevuti per l'acquisizione formale di manifestazioni di interesse e di specifici obblighi di garanzia da parte di nuovi investitori istituzionali, non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia". Un cda e' stato convocato per le 9.30 di questa mattina "per informare consiglieri e sindaci della situazione e valutare i prossimi passi".

L'amministratore delegato, facendo leva su quanto gia' realizzato del piano di rafforzamento patrimoniale presentato il 3 luglio scorso - conclude la nota - verifichera' nelle prossime ore l'esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento della Banca e per una eventuale proroga dei termini dell'operazione di aumento di capitale.

Non ci sono le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia finalizzato al previsto aumento di capitale da 560 milioni di euro di Banca Carige. Lo comunica l'istituto in una nota precisando che "nonostante l'ottenimento dell'autorizzazione da parte delle Autorita' di Vigilanza e i positivi riscontri ricevuti per l'acquisizione formale di manifestazioni di interesse e di specifici obblighi di garanzia da parte di nuovi investitori istituzionali, non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio di garanzia". Un cda e' stato convocato per le 9.30 di questa mattina "per informare consiglieri e sindaci della situazione e valutare i prossimi passi". L'amministratore delegato, facendo leva su quanto gia' realizzato del piano di rafforzamento patrimoniale presentato il 3 luglio scorso - conclude la nota - verifichera' nelle prossime ore l'esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento della Banca e per una eventuale proroga dei termini dell'operazione di aumento di capitale.

Le azioni ordinarie e di risparmio di Banca Carige sono temporaneamente sospese dalle negoziazioni in attesa di comunicato. Lo rende noto Borsa Italiana dopo che la banca ligure ha annunciato che non si sono pienamente verificate le condizioni per formare il consorzio di garanzia funzionale all'aumento di capitale da 560 milioni.

Restano sospesi i titoli Carige in Borsa mentre si aprono i lavori del consiglio di amministrazione straordinario convocato dopo la mancata formazione del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale. Secondo le ricostruzioni di stampa, il consiglio di ieri aveva determinato le condizioni dell'aumento ma l'operazione si e' arenata, almeno fino a questo momento, sulla disponibilita' di Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays a garantire la ricapitalizzazione. In base alla nota di Carige emessa questa mattina, l'a.d. Paolo Fiorentino dovra' verificare se sia possibile prorogare i termini dell'operazione, che la Bce ha chiesto di eseguire entro il 31 dicembre 2017, e se esistono i presupposti per continuare nel piano di risanamento approvato. L'aumento di capitale da 560 milioni di euro e' la condizione necessaria per il rafforzamento patrimoniale complessivo da circa 1 miliardo che prevede la conversione dei bond subordinati in senior (condizionata alla riuscita dell'aumento) e dismissioni di asset industriali (Creditis innanzi tutto) e immobiliari. "Potrebbe anche esserci solo un differimento dei tempi dell'aumento, ma bisogna verificare se ci sono le condizioni" ha detto un consigliere di Carige prima di entrare nella riunione del cda. Gli operatori temono pero' che lo stop odierno all'aumento apra un'altra strada per la banca genovese: "Date le attuali condizioni di mercato, non escludiamo che Banca Carige sia posta sotto risoluzione dal Supervisore - spiega un broker - Ne conseguirebbe probabilmente una separazione degli asset sani da quelli deteriorati con una 'banca-ponte' ricapitalizzata con l'intervento dello Stato e aggregata a un gruppo piu' ampio mentre i crediti problematici verrebbero trasferiti a un investitore specializzato".

Il consiglio di amministrazione di Banca Carige si e' aggiornato, dopo l'informativa tenuta questa mattina dall'amministratore delegato Paolo Fiorentino sull'aumento di capitale, ma resta aperto in attesa di riunirsi nuovamente sulla base dell'avanzamento delle trattative in corso con le banche del consorzio di garanzia. E' quanto apprende Radiocor Plus. Fiorentino infatti sta proseguendo i colloqui con i tre istituti (Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays) con l'obiettivo di poter raggiungere prossimamente un accordo. Nello stesso tempo i vertici sono in contatto con la Vigilanza Bce per aggiornarla sulla situazione. Questa mattina, un comunicato della banca ha reso noto che non si erano realizzati i presupposti per la creazione del consorzio di garanzia per l'aumento da 560 milioni di euro. Secondo quanto emerso nel corso del consiglio, per l'operazione ci sarebbero gia' impegni di sottoscrizione per almeno 300 milioni di euro.

Il titolo Carige in Borsa resta sospeso (ore 16.25) in attesa di una nota dell'istituto che arrivera' verosimilmente nel momento in cui le trattative saranno giunte a un punto definito. Non e' escluso, riferisce qualcuno dei partecipanti al board, che l'operazione, se i colloqui andassero a buon fine, possa comunque prendere forma nei prossimi giorni. 

Le azioni ordinarie e di risparmio di Banca Carige restano sospese dalle negoziazioni per il resto della seduta in attesa di comunicato. Lo rende noto Borsa Italiana.

l titolo Carige in Borsa resta sospeso in attesa di una nota dell'istituto che arrivera' verosimilmente nel momento in cui le trattative saranno giunte a un punto definito. Non e' escluso, riferisce qualcuno dei partecipanti al board, che l'operazione, se i colloqui andassero a buon fine, possa comunque prendere forma nei prossimi giorni.

Nel giorno di alta tensione per l'aumento di capitale in bilico, Carige formalizza la vendita della sede di Milano con un incasso da 107,5 milioni di euro. E' stato firmato in queste ore - secondo quanto risulta a Radiocor Plus - il rogito per la cessione dell'immobile di Corso Vittorio Emanuele II a Milano al Fondo Immobliare Antirion Global Comparto Core gestito da Antirion Sgr: l'operazione, come riportato nell'ultima relazione trimestrale, comporta una plusvalenza lorda per la banca ligure di 85 milioni di euro. Alla prima dismissione di pregio del patrimonio immobiliare della banca potrebbe a breve seguirne una seconda, cioe' quella relativa alla sede romana di Via Bissolati che risulta in carico nei bilanci a 19 milioni di euro: secondo fonti finanziarie, l'istituto, affiancato da Jones Lang LaSalle, ha selezionato tre offerte che si aggirano sui 20-21 milioni di euro. La migliore sembra essere quella presenta da Fabrica Sgr, societa' del gruppo Caltagirone. Le altre due proposte in corsa sono quella del fondo americano Blackstone e quella di InvestiRe Sgr. La priorita' data all'aumento di capitale ha, come previsto, fatto spostare le decisioni di Carige su questa ulteriore cessione ma non e' escluso che entro fine di novembre venga fatta una scelta finale.

Malacalza Investimenti ha presentato istanza lo scorso 26 ottobre alle Autorita' di vigilanza "per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in Banca Carige fino a una quota pari al 28% del capitale sociale" dall'attuale 17.6% e ha preso la decisione nei giorni scorsi di garantire alle banche del consorzio di garanzia il proprio impegno formale a sottoscrivere la propria quota dell'aumento. Lo riporta una nota di Malacalza Investimenti

"Nelle ultime 48 ore - prosegue la nota - si sono succedute posizioni contraddittorie del Consorzio delle Banche in merito a ulteriori esigenze condizionanti l'impegno delle banche e si e' verificata la divulgazione di notizie circa l'attuale indisponibilita' delle Banche stesse a garantire il collocamento dell'inoptato". "Nonostante lo sconcertante contesto della vicenda - si legge - Malacalza Investimenti intende confermare ancora la propria attitudine di sostegno, nell'interesse della Banca, del territorio e dell'azionariato tutto".

La disponibilita' di Malacalza Investimenti - puntualizza la nota - "non puo' peraltro tradursi in una impropria supplenza della funzione del Consorzio di garanzia e non puo' prescindere dalle determinazioni dell'autorita' di vigilanza in merito alle istanze che sono state a essa rivolte". Nel comunicato la Malacalza Investimenti ricostruisce poi le trattative delle ultime settimane con i tre istituti Deutsche Bank, Barclays e Credit Suisse impegnati nella costituzione del consorzio per l'aumento di Carige

"Solo la settimana scorsa - a distanza di lungo tempo dall'Assemblea che ha deliberato l'aumento di capitale - e solo pochi giorni prima della data in cui si e' tenuta la riunione del consiglio di amministrazione della banca per le delibere inerenti all'attuazione della delega allo stesso conferita dagli azionisti, Malacalza Investimenti e' stata contattata dalle banche che compongono il Consorzio di garanzia della sottoscrizione dell'aumento di capitale" si sottolinea. "La mancanza di contatti delle suddette banche con l'azionista Malacalza Investimenti lasciava presumere che le stime delle banche stesse e la raccolta di impegni di sottoscrizione da parte di terzi dell'eventuale inoptato comportassero la sicura persistenza della garanzia del medesimo". Invece, secondo Malacalza, solo nella riunione del 9 novembre con il consorzio e i manager di Carife, la Malacalza "ha appreso che veniva giudicata essenziale per la conferma della garanzia del Consorzio l'assunzione da parte di Malacalza Investimenti di un impegno di sottoscrizione corrispondente alla nostra quota di partecipazione al capitale di Banca Carige": "la nostra societa' ha prontamente maturato, gia' nello scorso fine settimana, la decisione di rispondere positivamente ne ha dato domenica 12 novembre comunicazione all'amministratore delegato di Banca Carige, il quale ha espresso il suo ringraziamento mostrando di ritenere che tale scelta assicurasse, come rappresentato dalle stesse banche del consorzio, la conferma della garanzia da parte di quest'ultimo e, quindi, il successo dell'aumento di capitale.

E' nuovamente riunito il consiglio di amministrazione di Banca Carige. La riunione e' ripresa alle 18. Convocato stamane, il consiglio si era aggiornato dopo l'informativa tenuta dall'amministratore delegato Paolo Fiorentino sull'aumento di capitale, rimanendo pero' aperto in attesa di riunirsi nuovamente sulla base dell'avanzamento delle trattative in corso con le banche del consorzio di garanzia.

 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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