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"Brave!", coraggio per l'imprenditoria femminile: "disoccupazione donne più alta"

Di Edoardo Andrein Lunedi 27 Aprile 2015 alle 12:06 | 0 commenti

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"Imprese femminili tengono, ma la disoccupazione femminile rimane maggiore rispetto a quella maschile". "Brave!" (coraggio in inglese) è un progetto di Confartigianato Vicenza realizzato con il contributo della Camera di Commercio per cercare di favorire e valorizzare l’imprenditorialità delle donne nel territorio vicentino attraverso un portale dedicato e una rete di esperti.

A presentarlo nella sede provinciale di Confartigianato in via Fermi Paola Zanotto, presidente Donne Impresa, Carlotta Andracco dell'Ufficio Studi e Ilaria Guarnieri, Marketing Arena, affiancate da presidente e vice presidente di Confartigianato Agostino Bonomo e Maurizio Pellegrin.

Di seguito maggiori informazioni da Confartigianato.

Prende avvio “Brave!”, progetto di Confartigianato Vicenza realizzato con il contributo della Camera di Commercio che nasce dalla volontà di favorire e valorizzare l’imprenditorialità femminile del territorio attraverso un portale dedicato (www.progettobrave.it) e una rete di esperti.
“Con un’incidenza del 21,5% (pari a 7.422 imprenditrici, di cui 2.965 titolari d’azienda) sul totale dell’ artigianato vicentino, dato che piazza Vicenza al secondo posto in Veneto, le aziende al femminile rappresentano un segmento importante. A queste donne, e a quelle che vorranno intraprendere il medesimo cammino, vogliamo dare un sostegno concreto accompagnandole nel loro percorso di autoimprenditorialità”,  ha spiegato il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, presentando l’iniziativa.
“Lo sviluppo dell’imprenditoria femminile – ha proseguito Bonomo - rappresenta per la nostra associazione,  così come avvenuto per quella giovanile attraverso il progetto ICT 100100, una scelta strategica nella convinzione che le donne, aiutate anche da strumenti come questo, potranno avere un ruolo sempre più attivo nell’innovazione e nel territorio, rispondere alla domanda di beni e servizi dei cittadini, favorire nuova occupazione”.

“Brave!” rappresenta anche una nuova sfida, perché propone una inedita modalità di comunicazione e gestione delle relazioni, al passo coi tempi e le mutazioni del mercato. “Siamo partiti dalla considerazione che oggi il web rappresenta una leva sempre più utilizzata – ha aggiunto il vicepresidente Maurizio Pellegrin-  e abbiamo perciò studiato uno strumento utile alle donne che vogliono avviare un’impresa, o che intendano sviluppare quella già avviata”.
Il progetto, unico nel suo genere, nasce così con un’anima “social”, per offrire informazioni e consigli pratici a tutte le imprenditrici - o aspiranti tali - segnalando anche bandi e finanziamenti, corsi di formazione, news ed eventi, e raccontando anche le storie delle donne che “ce l’hanno fatta”.
“Siamo partite un anno fa – ha spiegato Paola Zanotto, presidente del Gruppo Donne Confartigianato Vicenza - convinte che il dinamismo virtuoso delle imprenditrici, merito di competenze e professionalità, vada sostenuto ponendosi accanto a coloro che ne sono o ne saranno protagoniste”.
Per questo il portale “Brave!” pensa alle giovani e alle loro aspirazioni ma anche alle meno giovani che, uscite dal mondo del lavoro, vogliono credere in una nuova attività, essendo rivolto a una fascia di età tra i 20 e i 50 anni: vuole essere un punto di riferimento e dare risposte concrete a donne intenzionate a trovare nell’attività d’impresa nuove frontiere di realizzazione, opportunità per reinventarsi, ma anche aiutarle a conciliare lavoro e impegni familiari.
“Brave!” (nome che sottolinea il concetto di merito e che, letto in inglese, sottolinea il coraggio) si presenta come un sito di facile navigazione. La partecipazione è gratuita e aperta, e il suo cuore sono i tutor, cui verranno affidate le richieste che giungeranno: “Si tratta di ben 15 esperti di Confartigianato che, forti della loro esperienza pluriennale sul territorio e coordinati con il team degli uffici, seguiranno le singole esperienze durante il loro percorso, guidandole per risolvere questioni tecniche, amministrative, burocratiche, offrendo il sostegno necessario “, ha puntualizzato la curatrice Luisella Frezzato. Per questo, anche come incoraggiamento, una sezione del portale racconta svariati e recenti casi di successo attraverso le testimonianze delle protagoniste, così come non manca il capitolo dedicato ai finanziamenti per l’imprenditoria femminile previsti da enti e istituzioni.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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