Quotidiano | Rassegna stampa | Categorie: Fatti, Economia&Aziende

BPVi, sequestrati a Gianni Zonin beni per 19 mln: quadri, tappeti, mobili e preziosi nella villa di Montebello del figlio Michele, ora custode giudiziario. Ma pendono indagini su "origine beni" da Fondazione Roi e BPVi

Di Pietro Cotròn Mercoledi 21 Marzo 2018 alle 20:13 | 0 commenti

ArticleImage

Beni per oltre 19 milioni di euro sono stati sequestrati a titolo conservativo su ordine del tribunale di Vicenza nella villa palladiana di proprietà della famiglia Zonin (n.b. su alcuni beni sarebbero tuttora non chiuse le indagini su possibili sottrazioni con varie modalità alla Fondazione Roi, di cui abbiamo scritto e di cui manca l'inventario, e alla BPVi stessa, su cui scriveremo, ndr). Si tratta di quadri antichi, tappeti, mobili e oggetti preziosi su cui sono stati apposti i sigilli dagli ufficiali giudiziari, accompagnati da due legali che rappresentano circa 300 ex soci ed ex risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza di cui era presidente Gianni Zonin.

Il figlio custode dei beni sigillati. I quattro si sono presentati a Montebello, nella villa di proprietà della famiglia Zonin (nella foto). Ad aprire la porta ai due ufficiali giudiziari e agli avvocati Renato Bertelle e Michele Vettore il proprietario della residenza, Michele Zonin, figlio dell'ex presidente della Popolare di Vicenza al quale il padre ha ceduto l'abitazione e che è stato nominato custode dei beni sigillati. Bertelle è stato autorizzato dal giudice a sequestri per 15,5 milioni di euro, Vettore per 3,8 milioni. «Oggi si è passati ai beni mobili» - ha spiegato Bertelle - «andando a mettere i sigilli a quanto contenuto nella villa di famiglia che si ritiene appartenga ancora di fatto all'ex presidente della Popolare». Le operazioni sono solo all'inizio e proseguiranno anche domani. «La villa è molto grande» - ha continuato - «e gli oggetti che stiamo trovando sono sicuramente di grande pregio, direi importanti». Bertelle racconta la reazione del figlio di Zonin: «È stata di sorpresa, almeno all'inizio, poi di grande dignità».

da Lettera43.it


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network