BPVi, martedì il Cda valuta l'acquisto da parte dei fondi stranieri
Lunedi 10 Ottobre 2016 alle 09:52 | 0 commenti
Martedì prossimo, giorno del cda, sarà affrontato il tema dell'interesse dei fondi stranieri sull'acquisto della banca e i "paletti" a cui questo acquisto sarebbe legato. I vertici della Popolare di Vicenza, che avranno tra i punti all'ordine del giorno anche la stesura del nuovo piano industriale, non potranno non considerare l'attenzione da parte dei tre fondi statunitensi Diamond & Atlas, Warburg Pincus e Centerbridge & Baupost - che avrebbero già depositato una proposta di acquisto in Bce - e le stringenti condizioni poste da questi: un taglio di almeno 1.000-1.500 posti di lavoro; la svalutazione dell'intero ammontare degli Npl (circa 1,9 miliardi di euro); la garanzia che nel futuro la banca non abbia problemi di liquidità .
I fondi americani sarebbero preoccupati per un eccessivo costo del personale e per il rischio che la Vicenza non possa generare redditività . Di fronte a questo, la BpVi dovrà tenere in considerazione, nella stesura del piano industriale, le intenzioni di Atlante, il fondo controllato da Quaestio sgr, proprietario della banca vicentina oltreché di Veneto Banca, che sui due istituti e sembra avere le idee alquanto chiare. Il presidente di Atlante, Alessandro Penati, starebbe lavorando ad un piano che prevede non solo la separazione dei bilanci e la segregazione dei crediti in difficoltà e di quelli in default, ma anche l'ipotesi di licenziamenti collettivi. "Beffa" che si aggiungerebbe a quella subita da chi ha perso i propri risparmi e per i quali dovrebbero a breve partire le conciliazioni. Anche il tema delle conciliazioni sarà all'ordine del giorno nel cda di martedì. La delibera è già pronta: Atlante chiederà una contabilità rigorosa dei costi delle cause legali con i necessari accantonamenti.
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