BPVi sponsor del Vicenza Calcio: “Di nuovo in campo, per vincere insieme”... La banca per sopravvivere grazie ad Atlante, il Lane per salvarsi con i soldi dei soci della fu Popolare
Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 15:01 | 0 commenti
“Di nuovo in campo, per vincere insiemeâ€. L'altro ieri con il passaggio di proprietà del Vicenza Calcio abbiamo scritto anche dello sponsor principale della squadra Banca Popolare di Vicenza. Una notizia che non era ancora ufficiale ma che sui social network in riferimento al nostro articolo ha generato le preventivabili sensazioni opposte di tifosi biancorossi e soci risparmiatori della banca. Molti di questi sono anche innamorati della squadra cittadina ma non possono per questo dimenticare di aver subito il vero e proprio "esproprio" subito dei propri risparmi e che fanno fatica a capire come a fronte di una valutazione complessiva delle azioni di 118.000 soci passata da 6,5 miliardi circa a solo 10 milioni di euro, la fu Popolare di Vicenza possa spendere i "loro" soldi sia pure per quello che Achille Variati, notoriamente un... grande tifoso, ha definito un "patrimonio" della città .
Ma questo "patrimonio" non dovrebbe finanziarsi con le dilazioni comunali per dodici anni per gli affitti non pagati del Menti e con i risparmi residui degli azionisti beffati, perchè per i soci vicentini vale, infatti e ancora, poveri loro in tutti i sensi, il principio che prima una società , come lo è la Banca, paga i suoi debiti (e il valore della azioni anche contabilmente è un debito contratto con i soci) poi quello che resta lo spende nel modo migliore, quindi anche per finanziare il club della finanziaria Vi.Fin.
L'accordo oggi 1° giugno viene, invece, suggellato da un paginone pubblicitario sul quotidiano locale, ben felice di essere anche lui pagato per questo, con lo slogan sopra citato, foto dei giocatori in campo e logo della banca come sponsor principale sulle maglie in bella vista.
Banca Popolare di Vicenza sarà , quindi, ancora Official Sponsor del Vicenza Calcio anche per il biennio 2016-2018, due anni decisivi per l'istituto di credito “retrocesso†dopo le recenti pesanti vicissitudini finanziarie sulle quali sta indagando la magistratura di Vicenza e sperando che l'abbinamento non porti a retrocessioni anche sportive.
Se la nuova proprietà ha come primo obiettivo dichiarato quello di “tirare la cinghia†per risanare i debiti della gestione precedente è un peccato, o un insulto all'opportunità pensano i soci azzerati, farlo a spese di chi la cinghia dovrà tirarla ma per mangiare e farsi curare...
Nel calcio moderno l'aspetto finanziario si ripercuote in campo sempre di più rispetto al passato ma le scarse finanze reali e "fresche" di Pastorelli & c. non fanno presagire che lo storico Lane sarà  “di nuovo in campo, per vincere insieme†alla Popolare..., visto che a questa servono i soldi di Atlante per sopravvivere e che la Vi.Fin. conta molto sui sacifici altrui.
Se il Comune e l'Agenzia delle entrate dilazionano i debiti del Vicenza Calcio il costo ricade, infatti,su tutti i cittadini e non su chi ha creato i debiti o sui nuovi proprietari che dovrebbero farsene carico in toto e non solo automagnificarsi per i sacrifici che faranno per salvare il "patrimonio della città " all'insegna di "costi pubblici, benefici privati".
E invece no, la cordata by Gianluigi Polato, anche lui un supestite delle vecchia, fallimentare gestione ma presente nella nuova (come i 10 su 18 membri zoninzigliotteschi ancora presenti del Cda della BPVi), pagherà a rate i debiti pubblici, taglierà quelli dei fornitori privati e incasserà i contributi milionari della Lega Calcio di Serie B oltre a biglietti, merchandising e sponsorizzazioni varie. A partire da quelle della BPVi, che un "liquidatore" come è Atlante farebbe fatica a giustificare davanti a una visita della Guardia di Finanza magari sollecitata da qualche socio che ricorresse in giudizio per chiedere di verificare la gestioen della Banca con i criteri del "buon padre di famiglia".
Signori questa è l'Italia, questa è la Vicenza che investe.
Con i soldi altrui, come ha fatto la Banca Popolare, non di Vicenza ma di Gianni Zonin &c., senza, però, insegnare nulla col suo tracollo a manager, imprenditori e politici.
Tanto a pagare sono sempre i tanti... Nane.
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