I rendimenti dei bond BpVi e Veneto Banca raggiungono quelli di Intesa, Gentiloni: "Il salvataggio non è un regalo ai banchieri"
Lunedi 26 Giugno 2017 alle 12:58 | 0 commenti
L'operazione del cosiddetto salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza è andata in porto. I due ex istituti entrano nell'orbita del gruppo Intesa SanPaolo grazie all'intervento dello stato che ha garantito la disponibilità di circa 23 miliardi: 5,2 immediatamente disponibile e altri 17 con le garanzie. Le reazioni sia politiche che in borsa non si sono fatte attendere. Il primo a mettere il cappello sull'operazione è stato il premier Paolo Gentiloni, che a margine di una conferenza stampa all'Ennel ha spiegato: "Ho sentito parlare di regalo ai banchieri, chi lo fa penso faccia cattiva propaganda... Credo non solo sia legittimo ma doveroso per un Governo serio farsi carico di problemi che possono interessare le nostre imprese o banche. Sarebbe singolare il contrario".
Fa chiarezza, in particolare sulla questione "Fondo Atlante" Gian Maria Gros-Pietro, presidente del gruppo Intesa San Paolo, durante l'assemblea dell'Unione industriale di Torino: "La quota di Atlante nelle due banche venete (Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza) e' azzerata, come lo sono le azioni delle due banche" ma Intesa Sanpaolo "non ha alcun problema per quanto riguarda l'investimento in Atlante" che andrà svalutato...Certo a suo tempo, come tutti coloro che hanno investito in Atlante, avevamo delle aspettative migliori".
Nel frattempo la borsa ha riaperto ed è il Sole 24 ore ha sottolineare l'effetto che il salvataggio sui mercati: "Il movimento innescato questa mattina dalla svolta avvenuta nel week end sta portando i rendimenti dei titoli ad avvicinarsi a quelli di riferimento del gruppo di Ca'de Sass. Il bond benchmarck, secondo i trader, per quanto riguarda la Popolare di Vicenza e' l'emissione da 750 milioni di euro con scadenza marzo 2020: il titolo balza di oltre il 19% trattando a 101,7. Quello di riferimento per Veneto Banca e' l'emissione da 500 milioni con scadenza maggio 2019: gli ultimi prezzi segnati questa mattina superano quota 103 per un rialzo di oltre il 18%. '
In pratica entrambi i titoli si stanno adeguando a quelli di un senior di Intesa San Paolo, anche su alcune differenze. Restano intanto con il fiato sospeso i dipendenti delle due ex Popolari. La lettera della Concorrenza Ue arrivata venerdì al Tesoro conteneva numeri ben precisi: 600 sportelli su poco meno di 1000 totali dovranno essere chiusi, mentre Intesa, in quanto acquirente, dovrebbe farsi carico di tutti i dipendenti dei due gruppi, circa 11 mila. I sindacati, per il momento, sembrano benedire l'operazione. "L'intervento del Governo, conseguente agli impegni assunti dal Presidente del Consiglio e del Ministro dell'Economia, ha prodotto una soluzione positiva per le Popolari venete". Ha, infatti, sentenziato Onofrio Rota segretario generale Cisl Veneto
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