BPVi e Veneto Banca, Fabrizio Viola ai sindacati: fusione
Mercoledi 21 Dicembre 2016 alle 09:36 | 0 commenti
«Al momento non ci sono altri progetti. Il piano A è la fusione». Mentre si attende ancora il via libera definitivo alle conciliazioni con i soci (ieri sul tema altra riunione interlocutoria del cda di Montebelluna), Fabrizio Viola, il manager chiamato dal Fondo Atlante per attuare la fusione tra Popolare di Vicenza e Veneto Banca, nel doppio ruolo di amministratore delegato della prima e di presidente del comitato strategico della seconda, non ha fatto giri di parole con i sindacati di Veneto Banca nell’incontro di 45 minuti convocato all’improvviso venerdì scorso, prima dell’inizio del cda, insieme all’amministratore delegato Cristiano Carrus. Incontro definito «inatteso» dalle stesse sigle sindacali, che hanno giudicato positivamente il faccia a faccia.
Viola ha chiarito alle sigle sindacali, che in Veneto Banca restano contrarie alla fusione «soprattutto - come dice una comunicazione emessa lunedì - per le immani ricadute sociali che porterà con sé», di esser lì per il progetto di fusione con Vicenza, aggregazione, secondo le fonti sindacali, che Viola ha definito «alla pari». Perché non ci sono soggetti disposti ad acquisire le banche separatamente, mentre invece sul mercato ci sono soggetti disposti ad entrare, a condizione che le due banche siano fuse. Fusione che però Viola vuole secondo il suo schema, senza soluzioni preconfezionate: «Voglio guardare i numeri e le carte e che il progetto abbia una logica industriale - le parole ai sindacati -. Ho un approccio complessivo laico. Anche se ai vertici vediamo più opportunità che rischi». E ancora, nella riunione: «L’aggregazione da sola non è la medicina. Le banche vanno ‘efficientate’, bisogna correre». Ricostruendo il rapporto con il territorio, secondo quanto detto nell’incontro, colpito dalla perdita di credibilità . Nel frattempo i sindacati chiedono una rapida revisione degli accordi firmati in primavera per 110 uscite volontarie,con il ritiro delle giornate di solidarietà . Accordo firmato in vista di un’acquisizione da parte di un’altra banca. «Da aprile lo scenario strategico è profondamente cambiato per Veneto Banca. Imprescindibile - scrivono i sindacati - definire al più presto una riduzione dei sacrifici richiesti».
Da Corriere del Veneto
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