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Bossi, il primatista nelle lauree fantasma

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 10 Marzo 2013 alle 12:52 | 1 commenti

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In Germania, in Inghilterra, negli Usa e in Giappone ci si dimette immediatamente anche da importanti incarichi di governo appena qualcuno scopre che un deputato, poi ministro, ha dichiarato come conducente di un'auto "multata" non se stesso ma l'ignara moglie o che il potente di turno ha scopiazzato una parte della sua tesi di laurea.

Anche in Italia qualcosa si muove, ma se Oscar Giannino, che non ha imparato dal mai incontrato Mago Zurlì come far apparire dal cilindro lauree e master inesistenti, ha compiuto il, piccolo, sforzo di dimettersi da un partito ma non dalla candidatura a premier, poi bocciata anche dagli elettori, sono stati sempre questi a non eleggere per Fratelli d'Italia e nonostante il porcellum, Guido Crosetto, già deputato Pdl ed ex sottosegretario alla Difesa, che si era attribuito una laurea mai conseguita in Economia e Commercio.

Ma se il neo parlamentare vicentino della Lega Nord (si chiama ancora così?) Filippo Busin la sua laurea in economia aziendale, almeno così è scritto sul suo profilo Facebook, se l'è andata a conseguire dove non risiedeva, cioè a Napoli (il che, almeno, lo impegnerà a non fare di tutt'erba un fascio per il tanto vituperato sud), uno dei politici primatisti nelle false lauree è proprio Umberto Bossi, che la sua in medicina l'aveva millantata con la prima moglie (nella foto lo studente Umberto, ndr).

Si è dovuto dimettere da deputato e poi ministro? No per carità, anche perché, pur non rendendo un buon servizio alla sua credibilità, caratteristica poco considerata nel Paese del Bengodi, di certo si è fatto eleggere non brandendo pergamene ma spade e spadoni padani.

Ma sua moglie sì che se n'è risentita. Lei, da donna, l'ha dimesso da marito.

Ecco perché in Italia non si vogliono donne nei posti che contano. Loro, nel bene e nel male, decidono. 


Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Lunedi 11 Marzo 2013 alle 17:17

Complimenti per il "pezzo". Gustosissimo!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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