Boss italo-americani arrestati in Usa, Matteo Salvini e i suoi sponsor mediatici inveiranno anche contro di loro ammettendo che ci sono immigrati buoni e cattivi dappertutto?
Giovedi 4 Agosto 2016 alle 23:44 | 0 commenti
Gli imam radicali e gli immigrati che delinquono e sono portati sul piatto politico e mediatico in diversi casi sono stati espulsi e vengono dall'Italia. Provvedimento che forse andrebbe preso anche per alcuni politici e colleghi nostrani, sempre pronti a soffiare sullo scontro religioso e culturale. Come avrebbero fatto meglio tanti anni fa a espellere dagli Stati Uniti d'America le storiche cinque famiglie mafiose italo-americane dei Genovese, Gambino, Lucchese e Bonanno che si spartivano New York già negli anni Cinquanta. È notizia delle ultime ore, infatti, dell'arresto di più di cinquanta boss di quelle famiglie accusati di estorsione, usura, traffico d’armi, contrabbando, frode assicurativa sanitaria.
Chissà se Matteo Salvini dallo scranno della Lega Nord, a caccia di voti, e i suoi amplificatori mediatici, a caccia di lettori, inveiranno anche contro questi immigrati, nostri connazionali o loro discendenti, sapendo una volta tanto distinguere tra i peggiori, una minoranza per quanto spregevole come i mafiosi di origine italiana in Usa o i delinquenti di origine straniera in Italia, e i migliori, la gran parte di italiani e veneti onesti in Usa e di stranieri laboriosi in Italia che hanno contribuito e contribuiscono col loro impegno quotidiano al miglioramento della propria condizione e alla crescita della nazione, Usa o Italia che sia, che li ospita.
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