“Boschi e associati” e i gggiovani (quelli con 3 g ultratrentenni)
Giovedi 6 Agosto 2015 alle 16:37 | 1 commenti
In queste giornate di pre-ferie, con le fabbriche già chiuse per agosto, ho tempo di leggere qualcosa. Anche qualche “pettegolezzo politicante†oggi così di moda (e, dal quale, si possono ricavare alcune indicazioni di cosa non dobbiamo essere). Così, quasi per caso, mi sono imbattuto nella dichiarazione di Maria Elena Boschi che attacca i senatori dissidenti.
“Chi rema contro sulle riforme si assume la responsabilità di consegnare il nostro Paese ai vari Grillo e Salvini, alle destre populiste†e un altro "toccherà a noi giovani esser più saggi di senatori che hanno più esperienza parlamentare ma minacciano la guerriglia parlamentare contro il proprio partitoâ€.Â
Due frasi che aumentano la mia intolleranza verso la maniera di fare politic(hett)a da parte della “Boschi e associatiâ€. Prima l'accenno al "remare contro" che è uno stereotipo noioso, odioso e, soprattutto, auto-assolutorio. In questa maniera le colpe sono sempre "degli altri" e non importa chi essi siano né se sia vero. Il “remare controâ€, poi è foriero dell'altro stereotipo odioso secondo il quale “siamo tutti nella stessa barca†non importa con che ruolo e in quale barca (generalmente alcuni si godono la vita nel proprio yacht o in qualche villa faraonica e tanti altri rischiano la vita in carrette del mare o in fabbriche insicure). La seconda è l'autocelebrazione dell'essere giovani (noi siamo giovani - “i giovani più giovani†si cantava negli anni '60 – e moderni, gli altri sono vecchi, il passato da rottamare ...) come se l'età fosse un merito che uno si è guadagnato in qualche maniera e non una banale questione del passaggio più o meno lungo del tempo. Ecco, solo per il fatto di essere giovani non necessariamente si è "bravi", "capaci", "meritevoli" o "migliori dei vecchi". E poi, chi l'ha detto che a 34 anni (l'età della Boschi) si è ancora giovani. Io a 34 anni stavo già faticando per tirar su famiglia da qualche anno e avevo già 14 anni di contributi versati. E non mi sentivo giovane. Ma, forse, io non conto e i tempi sono cambiati …
Allora si faccia un paragone con Gramsci. A 35 anni Gramsci era già nelle galere fasciste perché, secondo Mussolini, il suo cervello non doveva più funzionare e bisognava "spegnerlo". Oggi una trentaquattrenne "gggiovane" pontifica su tutto senza avere né spessore politico né capacità intellettuale se non quella di continuare a ripetere frasi fatte del tipo che non si può "remare contro" il governo così "gggiovane e bello" del quale fa parte.
Certo, Gramsci all'età che oggi ha la Boschi, non era né giovane né bello ma era già Gramsci.
Lei è solo "la Boschi". Una bella differenza.
Appunto.
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