Borse, cosa è accaduto?

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 20:01 | 0 commenti

ArticleImage

Fino alle quindici (ora italiana), tutto bene, poi? Improvvisamente e sorprendentemente cambia tutto, e si rivede un vecchio film.
Il nostro indice principale, dopo un'iniziale titubanza, nella prima mezz'ora di contrattazione, prendeva l'abbrivio ed in breve saliva oltre i 15.100 punti, sembrava così che la seduta borsistica si fosse messa per il meglio, l'assenza di dati macro dagli Stati Uniti e la buona intonazione dei futures a stelle e strisce, lasciava presagire che nella giornata odierna si sarebbero potute perlomeno recuperare le perdite della vigilia. Ad accentuare l’ottimismo, a Piazza Affari, un’asta Bot perlomeno “sorprendente”, i rendimenti dei titoli a sei mesi, infatti, sono crollati al 3,251% (a novembre erano al 6,504%) ed i biennali Ctz non sono stati da meno, venivano infatti collocati 1,733 miliardi al 4,853% dal precedente 7,814%. Insomma meglio non si poteva proprio sperare.

La notizia galvanizzava in particolare i nostri titoli bancari che guidavano i rialzi a Milano, ma quasi tutto il listino dei principali 40 titoli quotati faceva segnare frecce verdi, un lieve, e forse fisiologico, ridimensionamento dei guadagni giornalieri, intorno a mezzogiorno, non sembrava un presagio di quanto stava per accadere con l’approssimarsi dell’apertura dei mercati statunitensi.
Mezz’ora prima della campanella di Wall Street il sentiment cambiava radicalmente ed erano proprio i titoli degli Istituti bancari ad essere maggiormente bersagliati dalle vendite, insomma un film già visto più volte durante l’anno e che non smette di venir replicato in tutte le sale (“operative” naturalmente).
Il segnale di allarme era risuonato con un puntualità impressionante alle 15:00 in punto, quando sul mercato delle valute scattavano improvvisamente le vendite sull’euro. Chi vuol capire quindi cosa sia accaduto sul mercato dell’equity deve rivolgere la propria attenzione al grafico Eur/Usd.
Il tasso di cambio fra la moneta unica ed il biglietto verde era stato “imprigionato” nel range 1,306/1,308 esattamente da 36 ore, sembrava insensibile a qualsiasi notizia sul fronte macro ed alle fluttuazioni dei mercati borsistici, senza dubbio un’anomalia sospetta, ma, ripetiamo, la cosa più sospetta è la puntualità “svizzera” con la quale crolla l’euro.
Leggete tutti i commenti Borsa della giornata, e tutti vi diranno che l’apertura debole di Wall Street ha pesato sulle Borse europee, non è così, lo ripeto il tutto accade alle 15:00 precise, quindi mezz’ora esatta prima dell’inizio delle contrattazioni a New York, con i futures statunitensi ancora positivi e nessun dato macro di nessun genere in uscita.
Ed è così che oggi dobbiamo commentare ancora un ribasso a Piazza Affari, simile nell’entità a quello della vigilia, visto che il Ftse Mib (-0,85%) ha lasciato sul terreno quasi un punto percentuale. Altra anomalia della giornata l’ancor più pesante ribasso fatto segnare da Francoforte, sul proprio indice principale, il Dax (-2,01%) non si è salvato nessuno, in calo tutti i trenta titoli che lo compongono. E come spiegare un divario così netto nei confronti dell’indice francese (Cac – 1,03%), per non dire di Londra che archivia la seduta con un calo frazionale (Ftse -0,10%).
Un gruppetto di titoli, sul nostro Ftse Mib, ha mantenuto la freccia verde, il migliore è risultato il best performer dell’anno, cioè Lottomatica (+2,11%), seguito da Campari (+1,56%), poi Impregilo (+0,77%), Luxottica (+0,66%) e Atlantia (+0,57%).
Negli ultimi cinque posti della classifica odierna troviamo nuovamente quattro bancari, e precisamente: Banco Popolare (-3,92%), Mediobanca (-3,27%), Bper (-2,8%) e Ubi Banca (-2,69%). Si inserisce in questa tutt’altro che gradita posizione, Mediaset (-3,06%) che storna pesantemente dopo un periodo positivo.
Male anche la galassia Agnelli con Fiat (-2,65%) ed Exor (-1,40%) mentre limita decisamente le perdite Fiat Ind. (-0,23%).
Ora è chiaro che l’aria si è fatta pesante, e la cappa di negatività che si è ammassata sulle ultime due sedute che rimangono prima della fine dell’anno, rende inutile fare una qualsiasi previsione.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaroe VicenzaPiu.com


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network