Borgo Berga: Legambiente, Italia Nostra e Comitato Contro gli Abusi Edilizi: "decadenza del permesso di costruire"
Lunedi 11 Luglio 2016 alle 15:55 | 0 commenti
La nota congiunta di Legambiente, Italia Nostra e Comitato Contro gli Abusi Edilizi in merito alle date di inizio dei lavori a Borgo Berga che renderebbero i lavori privi di titolo autorizzativo. Le tre associazioni ricordano anche l'esposto depositato settimana scorsa per chiedere ancora il sequestro di tutto il cantiere
Il permesso di costruire del 15 luglio 2011, sulla base del quale sono in corso i lavori edilizi nel lotto BCD, è decaduto ai sensi dell’art. 15 del DPR 380/2001 per mancato inizio dei lavori entro il termine stabilito nello stesso atto autorizzativo: “120 giorni dalla data del presente attoâ€. L’art. 15 fissa come termine massimo un anno, ma l’Amministrazione comunale può stabilire, come in questo caso, un termine più breve.
Considerando come data di decorrenza quella del ritiro del permesso di costruire (2 agosto 2011), i lavori avrebbero dovuto iniziare entro il 30 novembre 2011, mentre sono iniziati 12 giorni dopo, e cioè il 12 dicembre 2011, come dichiarato dall’assessore Zanetti che ha prodotto in Consiglio Comunale la comunicazione inviata dal privato committente.
Ne consegue che i lavori edilizi in corso di svolgimento nel lotto BCD sono privi del titolo autorizzativo e che il cartello di cantiere riporta una data di inizio lavori falsa (2 novembre 2011) la quale, anche dopo le dichiarazioni dell’assessore, non è mai stata corretta.
Per questi motivi l’avv. Marco Mirabile la scorsa settimana, per conto delle Associazioni, ha depositato in procura un esposto in cui si chiede nuovamente il sequestro del cantiere, anche per coerenza con il contestato reato di lottizzazione abusiva che riguarda tutta l’area di intervento e non solo il lotto E.
Al Comune è stata altresì inviata lettera di diffida affinché si fermino i lavori edilizi, stante anche le plurime violazioni di legge accertate dalla magistratura vicentina.
Si resta peraltro stupiti nell’apprendere dai giornali che nessun firmatario dei permessi di costruire figura nella lista degli indagati, nonostante il GIP abbia confermato nell’ordinanza del novembre 2015 che tutti i permessi di costruire già rilasciati e da rilasciare sono illegittimi. In questo modo, gli stessi funzionari che hanno rilasciato le precedenti autorizzazioni saranno liberi di rilasciarne altre. Aggravando così il contestato reato di lottizzazione abusiva.
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