Quotidiano | Categorie: Edilizia

Borgo Berga, le associazioni in difesa dell'ambiente: "I lavori nel lotto B sono ripartiti"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 6 Novembre 2015 alle 12:02 | 0 commenti

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Riceviamo dalle sezioni cittadine di Legambiente, Italia Nostra Comitato contro gli Abusi Edilizi e pubblichiamo 
Il sequestro preventivo disposto dal GIP su richiesta del PM Antonio Cappelleri, per il reato presupposto di lottizzazione abusiva, conferma quanto le Associazioni Ambientaliste, i Comitati e il Movimento 5 Stelle, stanno sostenendo da tempo, attraverso esposti e diffide. 

Poco a poco la verità comincia a venire a galla, grazie soprattutto al lavoro di indagine svolto dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato. L’ecomostro di Borgo Berga non doveva, né poteva essere costruito. Si tratta di un inaccettabile obbrobrio urbanistico realizzato in violazione di legge, a pochi passi dai monumenti palladiani e su un’area fragile dal punto di vista idrogeologico. Le responsabilità sono purtroppo molte e a diversi livelli. Queste interessano anche le istituzioni deputate al controllo e al rilascio delle autorizzazioni. Nell’interesse della Città ci auguriamo che possano venire tutte messe pienamente in luce. Nel contempo ci corre obbligo rilevare che il sequestro ha interessato solo il lotto E) ancora da edificare, mentre le parti in via di completamento (per intenderci quelle degli scheletri in cemento armato), non risulterebbero essere state sottoposte a sequestro giudiziario. Stante il reato presupposto che riguarda tutta l’area, non riusciamo francamente a capire come al privato possa  essere concesso di continuare ancora indisturbato l’attività edilizia negli altri lotti. Facciamo presente che proprio oggi, dopo un lungo periodo di pausa e a distanza di un giorno dal sequestro, i lavori nel lotto B) sono ricominciati. L’edificio per il quale sono in corso i lavori non solo fa parte della lottizzazione abusiva, ma non risulta rispettare le distanze legali dai corsi
d’acqua. Distanze finalizzate ad evitare le esondazioni e ridurre il rischio idraulico. Siamo pertanto
a ribadire con forza la necessità di far cessare ogni attività nell’area ex Cotorossi.
Infine, vogliamo ricordare che proprio sulle tematiche legate agli abusi (non solo edilizi) con gravi effetti sull'ambiente si è organizzata la conferenza: “La corruzione devasta l'ambiente: gli strumenti di contrasto” che si terrà Venerdì 13 Novembre alle ore 15.00 presso il Tiepolo Hotel a
Vicenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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