Borgo Berga, i lavori non si fermano. M5S e Sel diffidano il Comune
Giovedi 18 Giugno 2015 alle 13:44 | 0 commenti
Dopo un consiglio Comunale che ha cosparso di borotalco la vicenda della variante sul Piruea Ex Cotorossi, i consiglieri Ferrarin e Dovigo chiedono la sospensione dei lavori "Con riserva di ogni azione e tutela in tutte le sedi consentite".
Ad oggi c'è solo la promessa di Variati di avviare un controllo sull'operato di Antonio Bortoli, il dirigente comunale indagato per presunto abuso d'ufficio e rimasto al suo posto. Per il resto sulla questione perdura l'immobilismo. Anzi no, visto che in data 23 aprile 2015 il Comune di Vicenza ha rilasciato alla ditta Sviluppo Cotorossi un permesso a costruire per il completamento delle opere di urbanizzazione. Permesso che non è stato sospeso nemmeno alla luce dei vari fatti emersi nell'ultimo mese.
Sul tavolo del sindaco Achille Variati, del segretario comunale Antonio Caporrino e del direttore Maurizio Tirapelle è quindi arrivata ieri una diffida da parte del consigliere del Movimento Cinque Stelle, Daniele Ferrarin e del consigliere (ex-Sel) Valentina Dovigo, con la richiesta di annullamento in autotutela del permesso di costruire e con la relativa diffida dal non adempiere alla stessa richiesta.
Il Piano urbanistico della variante PIRUEA COTOROSSI è stato approvato con la delibera consiliare n. 77 del 26/11/2009. Protocollato con il numero progressivo NUT 3719/2014, portava la firma del direttore «Dipartimento servizio ai cittadini e alle imprese» Maurizio Tirapelle. E sul quel piano pesano alcuni macigni che, in apparenza, sembrano piume per il governo di Vicenza che con le parole di Variati, ribadisce: "La Variante 2009 non ha inteso incidere nell'equilibrio dei rapporti tra gli interessi pubblici e privati, ma ha avuto l'essenziale finalità di migliorare l'inserimento urbanistico dell'intervento in oggetto". Certo, il sindaco ha assicurato che non si saranno sconti per nessuno, nel caso gli accertamenti andassero in una certa direzione e, soprattutto, se non finiscono in archiviazione come l'indagine penale sugli equilibri pubblici privati e sulle bonifiche, indagine avviata nel 2005 e sepolta nel 2006.
I consiglieri, sulla diffida, ricordano però che le opere di urbanizzazione - quindi il recente permesso a costruire "non solo non sono state assegnate con bando pubblico in violazione della legge sugli appalti, ma non appaiono rispettare la distanza di 10 metri dai corsi d'acqua prevista inderogabilmente dall'art. 96 R.D. n. 523/1904. Dopo le opere già realizzate sulla sponda sx. del Retrone, con il nuovo permesso di costruire vengono autorizzate quelle sulla sponda destra del Bacchiglione". E pertanto chiedono all'amministrazione di annullare in autotutela il permesso, riservandosi di procedere con una denuncia e, contestualmente, chiedono una risposta scritta.
Attualmente l'area del Ex Cotorossi è oggetto di una indagine penale da parte della Procura della Repubblica di Vicenza che ha emesso avviso di garanzia nei confronti dell'attuale direttore generale del Comune, dott. Antonio Bortoli, in relazione a presunti vantaggi arrecati al privato; di un procedimento per danno erariale avviato dalla la Procura presso la Corte dei Conti che ha portato alla messa in mora dei consiglieri comunali che il 26/11/2009 votarono a favore della delibera di approvazione del PIRUEA COTOROSSI; di un procedimento aperto dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) che con nota del 26 maggio 2015, indirizzata al Comune di Vicenza, avrebbe accertato che le opere di urbanizzazione furono assegnate senza la necessaria gara pubblica.
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