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Borgo Berga, arriva il ministro ma il tribunale è, ancora, "fuori legge"

Di Piero Zanin Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 16:54 | 0 commenti

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Non c'è pace per il tribunale di Vicenza: l'edificio è fuori legge. A cinque anni di distanza dall'inaugurazione, era il 28 dicembre del 2012, manca ancora sotto il profilo della sicurezza anti-incendio il certificato di prevenzione che non è mai stato rilasciato dai vigili del fuoco.
Lo scorso 30 dicembre, ad attestare la grave mancanza è stato il dirigente comunale alle infrastrutture Diego Galiazzo, costretto a rispondere "picche" all'interrogazione di Legambiente e del Comitato Anti-abusi.

La questione ha radici lontane. Nel maggio del 2013, mesi dopo la cerimonia che ha aperto le porte del tribunale ai cittadini, palazzo Trissino aveva segnalato al comando dei vigili del fuoco il problema. Nulla da fare.
I seguenti controlli dei pompieri, si arriva al novembre dello stesso anno, non migliorano la situazione, anzi, la complicano perché nell'edificio risultano: "Carenze nella struttura ai fini dell'adempimento della normativa antincendio".
Per correre ai ripari i vigili del fuoco concedono 45 giorni.
Il 19 novembre 2013, il direttore generale Antonio Bortoli (al momento tra gli indagati nell'inchiesta sull'abuso edilizio di Borgo Berga) affida i lavori necessari alla ditta Ranzato Antonio Srl. Secondo il preventivo il costo dell'operazione è di 47 mila euro.
Tutto risolto? No, non proprio, perché a tre anni di distanza, il famoso (famigerato) certificato non c'è. Nel 2014 è il Giornale di Vicenza ha scoperchiare nuovamente la faccenda. Nonostante le rassicurazioni del caso, però, nulla si è mosso. "Abbiamo pertanto provveduto nella giornata di ieri a denunciare al Corpo Forestale dello Stato la mancanza del certificato" Scrivono oggi Legambiente e Italia Nostra, sganciando la bomba ad appena un giorno dall'annunciata visita del ministro Andrea Orlando.
Il guardasigilli sabato da Vicenza dovrebbe fare il punto sulla situazione della "giustizia locale", in attesa di ascoltare il suo discorso, resta la pessima cartolina di un tribunale ufficialmente non sicuro e fuori legge su cui grava il sospetto dell'abuso.

Leggi tutti gli articoli su: Legambiente, Tribunale, Borgo Berga, andrea orlando

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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