Quotidiano |

Borghesi (idv): giubbotti antiproiettile tolti anche alla questura di Vicenza per le scorte dei politici

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Giugno 2011 alle 13:32 | 1 commenti

ArticleImage

On. Antonio Borghesi, Idv  -  Il Ministero dell’Interno chiede ad alcune Questure d’Italia, tra cui quelle di Verona e di Vicenza, di restituire 57 giubbotti antiproiettile “sottocamicia”, per destinarli alle scorte dei politici.

Lo segnala in un’interrogazione al ministro Maroni il deputato dell’Italia dei Valori Antonio Borghesi, che spiega: «Questo tipo di giubbotto (foto darchivio, n.d.r.) è molto più leggero di quello tradizionale, può essere usato anche al volante e permette di muoversi in piena agilità durante le azioni più pericolose. In passato è capitato numerose volte che agenti di polizia siano stati feriti o persino ammazzati proprio durante l’inseguimento di delinquenti in fuga. In questi casi quel tipo di giubbotto è determinante per salvare la vita di chi opera per la nostra sicurezza».

«La faccenda – prosegue il vicecapogruppo IdV alla Camera - assume toni grotteschi quando, nella circolare ministeriale del 19 maggio, si giustifica la restituzione con la necessità di trasferire i giubbotti alle scorte destinate ai politici. Ecco che compare ancora una volta un privilegio di casta, a tutto danno di chi rischia la vita per la nostra sicurezza ed incolumità, pagando prezzi altissimi».

Quando a Borghesi è satto fatto osservare che i giubbotti potrebbero essere assegnati alle scorte del Presidente della Repubblica, ha risposto: «Sono sicuro che se il Presidente Napolitano sapesse che sono stati tolti i giubbotti alle Questure per darli agli uomini della sua scorta, sarebbe il primo ad indignarsi».

 

Qui di seguito il testo dell’interrogazione di Borghesi:

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta presentata da

ANTONIO BORGHESI

BORGHESI. - Al Ministro dell’Interno

 

                   - Per sapere - premesso che:

- Con Circolare del 19 maggio 2011 del Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Servizio Tecnico Logistico è stata chiesta alle Questure di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Milano, Napoli, Verona, Vibo Valenza, Vicenza e Viterbo , la restituzione di 57 giubbotti antiproiettile “sottocamicia”.

- Questo tipo di giubbotto è molto più leggero di quello tradizionale e può essere usato anche alla guida delle automobili e comunque permette di muoversi in piena agilità durante le azioni più pericolose nel contrasto della malavita. In passato è già capitato numerose volte che agenti di polizia siano stati feriti o persino ammazzati proprio durante l’inseguimento di delinquenti in fuga. In questi casi quel tipo di giubbotto è determinante per salvare la vita di chi opera per la nostra sicurezza.

- I sindacati Sap e Siulp in un loro comunicato stampa sottolineano come si sia in presenza di “un deprecabile comportamento, che da un lato mette in luce la drammatica situazione dei conti ministeriali in conseguenza degli enormi tagli operati dalle recenti manovre finanziarie e, nel contempo evidenzia un'ingiustificata mancanza di considerazione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato …».

- La faccenda assume toni grotteschi quando viene rivelato nella circolare che si giustifica la restituzione con la necessità di trasferire i giubbotti alle scorte destinate ai politici. Ancora una volta “ un privilegio di casta” a danno di chi tutti i giorni rischia la vita per la nostra sicurezza ed incolumità, pagando prezzi altissimi.

Premesso tutto ciò l’interrogante chiede di sapere:

Se il Ministro sia a conoscenza dei fatti narrati;

 

Se non ritenga opportuno assumere iniziative per dotare le forze di polizia delle risorse necessarie all’acquisto di un congruo numero di giubbotti antiproiettile “sottocamicia” evitando di toglierli a chi rischia la vita quotidianamente per la sicurezza dei cittadini.


Commenti

irene
Inviato Venerdi 17 Giugno 2011 alle 16:48

Roba da mati! Ora il governo non ha nemmeno i soldi per i giubotti anti proiettili. E la sicurezza dei lavoratori dove la mettiamo?
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network