Borchie contro i senza dimora, Dovigo: idea figlia di una deriva culturale ed etica
Venerdi 13 Giugno 2014 alle 17:10 | 1 commenti
Valentina Dovigo, Consigliere comunale lista civica e Sinistra Ecologia Libertà - Respingo totalmente l’idea, scopiazzata dalla Gran Bretagna, di utilizzare borchie o spuntoni come deterrente per i senza dimora. Lo avevo già detto durante la discussione in Consiglio Comunale sul regolamento di polizia urbana, e lo ripeto ora, chi è nell’estrema indigenza non colpisce la città nel suo decoro, ma nella sua incapacità di predisporre adeguati interventi sociali.
E per chi non accetta o non trova spazio nell’attuale sistema di accoglienza, si potrebbe provare a mettere a disposizione qualche struttura inutilizzata, con pochissimi servizi e vincoli. Insomma pensare ad un intervento minimale.
L’idea che diffondere “le borchie†in città ne aumenti il decoro e l’attrattività turistica è figlia di una cultura securitaria che risolve i problemi spostandoli in altri luoghi, senza mai comprenderli nella loro piena umanità . Ma è figlia anche di una deriva culturale ed etica che mentre cerca fintamente di invocare un nuovo corso per l’Europa dei cittadini, crea ulteriori confini e barriere dentro le nostre stesse città .
E’ necessario che il giusto desiderio di sicurezza sappia trasformarsi in progettualità per il territorio e le persone che lo abitano, perché ogni altra risposta sarà inefficace.
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