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Borchie contro i senza dimora, Dovigo: idea figlia di una deriva culturale ed etica

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Giugno 2014 alle 17:10 | 1 commenti

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Valentina Dovigo, Consigliere comunale lista civica e Sinistra Ecologia Libertà - Respingo totalmente l’idea, scopiazzata dalla Gran Bretagna, di utilizzare borchie o spuntoni come deterrente per i senza dimora. Lo avevo già detto durante la discussione in Consiglio Comunale sul regolamento di polizia urbana, e lo ripeto ora, chi è nell’estrema indigenza non colpisce la città nel suo decoro, ma nella sua incapacità di predisporre adeguati interventi sociali.

E per chi non accetta o non trova spazio nell’attuale sistema di accoglienza, si potrebbe provare a mettere a disposizione qualche struttura inutilizzata, con pochissimi servizi e vincoli. Insomma pensare ad un intervento minimale.

L’idea che diffondere “le borchie” in città ne aumenti il decoro e l’attrattività turistica è figlia di una cultura securitaria che risolve i problemi spostandoli in altri luoghi, senza mai comprenderli nella loro piena umanità. Ma è figlia anche di una deriva culturale ed etica che mentre cerca fintamente di invocare un nuovo corso per l’Europa dei cittadini, crea ulteriori confini e barriere dentro le nostre stesse città.

E’ necessario che il giusto desiderio di sicurezza sappia trasformarsi in progettualità per il territorio e le persone che lo abitano, perché ogni altra risposta sarà inefficace.

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Commenti

Inviato Sabato 14 Giugno 2014 alle 07:15

Forse bisogna chiedere all'assessore Sala, della sinistra, che cosa intende fare per le persone svantaggiate, ma forse non se ne può occupare, è impegnata nel trasloco della sede degli uffici che dovrebbero occuparsi del problema.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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