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Boom di start up innovative secondo i dati della Regione Veneto, ma manca Vicenza

Di Edoardo Andrein Lunedi 16 Febbraio 2015 alle 22:30 | 0 commenti

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Secondo le ultime elaborazioni del Sistema Statistico sull’economia veneta, rese note dal vicepresidente della Regione, Marino Zorzato, il Veneto è la quarta regione in Italia per numero di start-up innovative, dopo Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Le start-up sono particolari società, costituite da non più di 48 mesi, il cui scopo primario è quello di sviluppare, produrre e vendere prodotti e servizi considerati a tutti gli effetti innovativi e ad alto valore tecnologico.

I dati resi noti dalla Regione al 19 gennaio 2015 indicano le start-up innovative venete registrate nella sezione speciale del Registro delle imprese delle Camere di Commercio suddivise in: 73 a Padova, 51 a Treviso, 47 a Verona, 6 a Rovigo e 3 a Belluno.

Di Vicenza, in compagnia di Venezia, non c’è traccia. E infatti il totale di 246 che porta il Veneto al quarto posto in Italia non viene raggiunto con i numeri sopra riportati.

Abbiamo provato a chiedere informazioni alla Regione (qui la risposta).

Vi riportiamo il quadro generale in Veneto e gli altri dati del Sistema Statistico sull’economia veneta:

In Veneto sono presenti tre incubatori certificati che aiutano ad accompagnare e sostenere le start-up innovative dal concepimento dell’idea imprenditoriale al suo primo sviluppo, attraverso società di capitali in grado di favorire il contatto tra investitori e idee imprenditoriali stimate ad alto potenziale di ritorno economico, ma non ancora appetibili per il mercato dei capitali: si tratta di Parco scientifico e tecnologico VEGA (Venezia), H-Farm S.r.l. (Treviso) e M31 Italia S.r.l. (Padova).

Tra gli altri dati rilevanti si può rilevare che quasi il 73% opera nei servizi (prevalentemente di produzione di software e attività connesse), il 23% circa nell’industria e il 4,5% nel commercio. Il fatto di essere imprese giovani, con elevate esigenze di flessibilità e autonomia, ha spinto più dell’80% delle start-up innovative venete ad adottare la natura giuridica di Società a responsabilità limitata, la più adatta a soddisfare tali necessità. Seguono le Società cooperative, le Società a responsabilità limitata semplificata, le Società a responsabilità limitata con capitale ridotto e le Società a responsabilità limitata con un unico socio, che insieme di poco superano il 17% del totale regionale. Sono solo 7 invece le start-up innovative venete che hanno deciso di assumere la forma giuridica di Società per azioni.

Questo il commento rilasciato da Zorzato:

“Se l’impresa tradizionale fa fatica nell’attuale stagnazione del ciclo economico si registra una vigorosa crescita delle start-up innovative venete che sono fortemente aumentate nell'ultimo anno, passando dalle 144 di inizio 2014 alle 246 del 2015, con un incremento del 71%. Allo sviluppo di tali imprese, fondamentale per favorire la crescita economica, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare quella giovanile, punta anche l’Agenda Digitale della Regione a cui stiamo dando attuazione”.

 

Leggi tutti gli articoli su: Start up, Regione Veneto, Marino Zorzato

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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