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Bonanni a Treviso: " Governo di grande intesa per uscire dall'impasse"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Ottobre 2011 alle 08:00 | 0 commenti

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Cisl Veneto  -  "In questo momento è opportuno un esperimento di grande intesa, come quello fatto in Germania. L'Italia oggi deve ascoltare il presidente Napolitano. Andare a votare oggi sarebbe un disastro, occorre trovare questa intesa a tutti i costi e mettere insieme tutte le forze più responsabili del Paese per far fronte alla situazione drammatica che l'Italia sta vivendo". Raffaele Bonanni, leader nazionale della Cisl, protagonista ieri sera, lunedì 3 ottobre, a Treviso col senatore Maurizio Castro del terzo appuntamento della Settimana Sociale dei cattolici trevigiani, l'ha ribadito con fermezza.

  Asalvare quest'Italia "rattristata e ripiegata su se stessa, distrutta da questo bipolarismo e da una classe dirigente irresponsabile trasformata in una oligarchia" potrà essere solo un "governo di larga intesa che riguardi la maggior parte delle forze politiche che hanno buona volontà".
Niente elezioni anticipate, dunque, per uscire dall'impasse di un Paese bloccato, che fatica a fronteggiare mercati globali e processi economici in mutamento. Proprio questo tema è stato il filo conduttore del dibattito che si è svolto in un gremito auditorium San Pio X. Da un lato la politica spesso incapace di proporre nuove idee capaci di saldare la frattura fra il mercato globale e una società impaurita e rinchiusa nel localismo, dall'altro processi economici globali in rapido cambiamento. Quali strade per uscire dall'impasse? "Dall'impasse internazionale generato dalla finanza - ha detto Bonanni - si esce in un solo modo: garantendo poteri politici globali che comandino sulla finanza". Per noi la chiave di volta è l'Europa. "Il nodo riguarda l'unione politica europea, unica prospettiva per rigenerare la fiducia e creare un clima di reale rinnovamento", ha spiegato Bonanni.
I cattolici, in questo percorso, potranno avere un ruolo fondamentale, ma non si tratta di creare un nuovo partito. "I cattolici oggi hanno un compito importante: ricostruire la fiducia dei cittadini attraverso la promozione del loro impegno, quello della riaggregazione di un tessuto partecipativo che fa della pre-politica la condizione per promuovere la politica. Oggi i cattolici possono fare molto, alla condizione che il loro disegno sia quello di ricostruire partecipazione, e quindi responsabilità, a tutti i livelli. È la produzione della sussidiarietà attraverso la partecipazione responsabile che crea un tessuto che manca ormai da molti anni dal Paese e che lo ha messo nella condizione di essere governato da una politica pullulata da oligarchi senza legami con la gente".
Oligarchi che si tengono stretto il potere, ad ogni costo. "Il problema - spiega il leader Cisl - non è di passare dal Porcellum al Mattarellum, ma di restituire agli elettori la possibilità di scegliere i propri candidati. Abbiamo bisogno di interventi forti sull'economia e non di operazioni elettorali che ci fanno passare dalla padella alla brace, a meno che non si voglia ridare ai cittadini la possibilità di scegliere deputati e senatori". Interventi decisi sull'economia, dunque, e nessuna discussione sulle pensioni "se prima non si comincia a parlare di patrimoniale, lotta all'evasione, costi della politica e riforma fiscale".
Sabato 8 ottobre, la Cisl del Veneto manifesterà a Venezia per chiedere lavoro, equità, sviluppo. "Si tratta di un'iniziativa che stiamo proponendo in tutta Italia - afferma Bonanni - per dire che le manovre non si fanno poggiando sulle tasse mal distribuite, ossia caricate più sui ceti bassi che su quelli alti. La politica non intende dimezzare né i propri costi né i livelli istituzionali e amministrativi. Aspettiamo da tempo la riforma fiscale, nel porto delle nebbie in Parlamento. La svalutazione del lavoro avviene quando non c'è un'economia buona, ecco perchè le nostre proteste sono rivolte a scelte che rafforzino prima di tutto l'economia".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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