Bomba su... Dal Molin, non la base ma Maria Rita del CSV: almeno 106 le altre campane
Venerdi 8 Maggio 2015 alle 20:43 | 0 commenti
Oggi su Il Giornale di Vicenza è scoppiata la bomba annunciata da tempo e "sussurrata" alle orecchie attente della collega Chiara Roverotto da Silvana Bortolami, presidente l'organismo di controllo Co.Ge. (Comitato di gestione) che avrebbe emesso «una delibera che risale allo scorso 17 aprile» con la quale «il Centro di servizi per il volontariato di Vicenza è stato cancellato dall'elenco regionale. È stata revocata la gestione, disposto lo scioglimento del consiglio direttivo ed ora si cerca un commissario...»
E, aggiunge Roverotto, «a detta della presidente Silvana Bortolami... sono stati evidenziati illeciti di varia natura: spese elevate per la ristrutturazione della nuova sede che è stata inaugurata il 21 dicembre scorso, rimborsi eccessivi e indebiti all'ex presidente Maria Rita Molin, e il suo stesso ruolo: assunta all'interno del centro in qualità di coordinatrice e quindi regolarmente stipendiata senza rispetto per le procedure previste...».
Da qui il quotidiano locale offre in pasto ai suoi lettori una pagina, intera, ben strutturata in tre sezioni, con una colonnina al centro con l'annuncio del ricorso al Tar del presidente del CSV Vicentino cancellato, e un pezzo a fondo pagina in cui si documenterebbero le "enormi" malefatte della Dal Molin che urla "Telefonini, soggiorni e pranzi. Gli acquisti dell´ex presidente", un occhiello a stabilire "IL RAPPORTO. Più volte il Centro era stato richiamato. Resta il più "spendaccione" del Veneto" e il sommario ad aggiungere, scandalizzato, "Personale ri-assunto part time per far posto al ruolo di coordinatrice".
E, ovviamente in cima alla pagina, di cui non ne ricordiamo di proporzionalmente simili sul GdV neanche per reati pluri - deca - milionari di condannati come Giancarlo Galan o di arrestate in attesa di giudizio come la sua collega e ispiratrice Lia Sartori, l'articolo portante titola "Abusi e spese, bufera sul centro volontariato, il cui occhiello riporta "IL TERREMOTO. Il Csv cancellato dall´albo regionale con un provvedimento del Co.Ge: 16 pagine in cui vengono messi sotto la lente d´ingrandimento anni di operato" e il sommario sentenzia "L'ente è stato cancellato dall'albo regionale e ora verrà nominato un commissario. L'ex presidente Rita Dal Molin nel mirino del Comitato di Gestione".
Vi è molto chiaro, e per chi vi scrive non potrebbe essere diversamente, che facciamo fatica a credere, anche se rimaniamo doverosamente in attesa di prove concrete e definitive di così tanto malaffare, che si sia macchiata di delitti da acquisto di telefonini (per lavoro?) e pasti consumati a sbafo (da 10 euro per non perdere tempo a tornare a casa mentre lavorava?) Maria Rita Dal Molin, che conosciamo da anni sul campo e a cui, guarda caso, abbiamo dedicato un'intervista per raccontarne vita e impegno per il volontariato proprio su VicenzaPiù Magazine n. 276 in edicola e online da ieri.
Facciamo fatica a crederlo e, quando si addensavano in apparenza sul CSV (scomodo per gli altri non vicentini un ente che faceva... molto?) e, soprattutto, come appare oggi dalla lettura del GdV su Maria Rita dal Molin (ingombrante per qualcuno?), sono stati i 106 presidenti di altrettante associazioni associate al CSV a firmare una lettera appello a difesa e tutela sua e del CSV di Vicenza.
Siccome la lettera era stata firmata da 106 persone e spedita a tante "autorità " presenti e... future (tra cui il Co.Ge. stesso, il Vescovo, il sindaco di Vicenza e i candidati alla presidenza della Regione Veneto) ne avevamo una copia fin da quando era stata spedita, il 7 aprile scorso, e pensiamo che anche altri, come e più noi,l'avessero o potevano averla avuta.
Non la pubblicammo perchè non ci andava di fare sensazionalismo su una vicenda che, cercando di colpire una persona, tocca il volontariato e perchè, seguendo l'auspicio dei firmatari, eravamo convinti che la bomba oggi fatta esplodere mediaticamente (con rivelazioni «a detta» di qualcuno) si sarebbe disinnescata da sola per buon senso e amore di chi opera per il volontariato, tanto decantato nei discorsi pubblici ma avvilito da queste esibizioni.
Così non è avvenuto e c'è chi («a detta» della presidente del Co.Ge. Silvana Bortolami) avrebbe firmato la delibera anti Csv e contro la dal Molin.
A questo punto publichiamo il testo completo della lettera e alleghiamo il pdf con le firme originali dei 108.
A quelle firme aggiungiamo oggi, fuori quota ma non fuori tema, la nostra.
Ci sbagliamo?
Può essere, ma oggi siamo convinti del contrario come testimoniano, per lo meno umanamente, le tante dichiarazioni di solidarietà ricevute da Maria Rita Dal Molin, di cui pubblichiamo quelle raccolte da una nostra collaboratrice per verifica e per rispetto delle varie campane e non della voce unica, anche se roboante.
E come ha provato a verificare il nostro Pietro Rossi intervistando, oltre a chi ha detto qualcosa, anche chi, il presidente del CSV Marco Gianesini, e l'ex presidente e fino a stamattina coordinatrice, sostiene ben altro.
In attesa, questa volta "a detta" dei diretti interessati, che parlino e scrivano i loro legali contro chi li avrebbe diffamati danneggiando anche il volontariato vicentino.
Il direttore
Ecco di seguito la lettera appello (qui il pdf con le 108 firme originali)
Al Presidente e Componenti Comitato di Gestione
del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato del Veneto
Al Presidente della Provincia di Vicenza
A Sua Eccellenza il Vescovo di Vicenza
Ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Vicenza
Al Presidente, agli Assessori e ai Consiglieri Regionali della Regione Veneto
Ai Candidati alla Presidenza della Regione Veneto
Ai Parlamentari Vicentini
Vicenza, 7 aprile 2015
Esprimiamo con la presente tutta la nostra preoccupazione ed indignazione per l'avvio del procedimento di cancellazione del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Vicenza da parte del Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (Co.Ge.) del Veneto.
Chiediamo pertanto alle istituzioni e a tutte le persone che hanno a cuore la comunità vicentina un intervento tempestivo al fine di sospendere tale procedimento di cancellazione del CSV di Vicenza.
L'Ente Gestore Volontariato in Rete - Federazione Provinciale di Vicenza, ha saputo portare in questi anni evidenti e positivi risultati a beneficio di tutte le associazioni e della comunità vicentina, operando in maniera trasparente e condivisa, rispettando in modo esemplare tutti gli impegni assunti, portando a compimento anche la sofferta e sudata realizzazione della nuova sede del CSV di Vicenza.
Si sottolineano e si evidenziano i ben noti risultati ottenuti in questi sei anni di gestione del CSV di Vicenza che vanno ascritti all'impegno profuso a favore del Volontariato Vicentino da parte dell'Assemblea delle 191 Associazioni aderenti a Volontariato in Rete, di tutto il Consiglio Direttivo e della ex Presidente Maria Rita Dal Molin, il cui attuale impegno lavorativo a tempo pieno per l'Ente Gestore, permette nuove prospettive e opportunità per progetti e azioni a favore del volontariato e della comunità vicentina.
Respingiamo pertanto la posizione espressa da parte dei presidenti degli altri CSV del Veneto sulla "eticità " di certe scelte del CSV di Vicenza, invitandoli in futuro a voler approfondire con il volontariato vicentino i temi in discussione prima di esprimere giudizi e prima di entrare nel merito delle scelte che, con grande responsabilità ed attenzione, l'Ente Gestore del CSV di Vicenza ha effettuato.
Per questo rivendichiamo l'autonomia nelle scelte operative e gestionali assunte dall'Ente Gestore Volontariato in Rete. Il Volontariato Vicentino non può essere privato della sua "Casa del Volontariato" che vede nell'attuale Centro di Servizio un importante punto di riferimento e di incontro per tutto il nostro territorio.
Si sottolinea che la gestione dell'Ente Gestore del CSV di Vicenza vedeva la sua naturale conclusione nel dicembre 2014 ma, in data 19/12/2014 il Co.Ge comunicava la decisione assunta in data 9/12 di voler prorogare la gestione dell'Ente Gestore del CSV di Vicenza fino al 30/4/2015.
Detto ciò, ci chiediamo come mai a tutt'oggi il Co.Ge non abbia ancora emanato il Bando per la gestione del CSV di Vicenza.
Il Volontariato Vicentino auspicherebbe di poter concorrere, attraverso l'attuale Ente Gestore Volontariato in Rete, al bando per riottenere la gestione del CSV di Vicenza, senza dover difendersi dall'annunciato commissariamento, richiamando a tal proposito gli accordi nazionali che prevedono, prima di arrivare a simili provvedimenti e comunque prima di attivare le sanzioni previste dalla normativa, forme di interlocuzione, tese a chiarificare e possibilmente a risolvere le eventuali criticità rilevate.
Il Volontariato Vicentino non accetta questo ingiusto ed immotivato terzo commissariamento.
Il Volontariato Vicentino rivendica infine il diritto di rappresentanza chiedendo con forza e determinazione la presenza immediata di un rappresentante del volontariato vicentino in seno al Co.Ge, come previsto dalla normativa regionale, a tutt'oggi disattesa pur essendo stata più volte segnalata l'anomalia alle competenti sedi.
Vogliamo evitare proclami ed interventi pubblici che farebbero solo male ai numerosi volontari vicentini coinvolti quotidianamente in un territorio, il nostro, che esprime da sempre tanta solidarietà e senso di appartenenza.
Ci rimettiamo quindi a quel senso di responsabilità e condivisione che in tutti questi anni ci ha visti impegnati a perseguire gli stessi obiettivi.
In fede
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