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Bocchese a Tajani: UE renda obbligatoria l'etichettatura di tutte le merci

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 26 Ottobre 2011 alle 16:51 | non commentabile

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Confindustria Veneto - "Quando sentiamo che il focus europeo è verso i settori emergenti, come la green economy, l'uso efficiente delle risorse o le key enabling technology, ci troviamo d'accordo e siamo pronti a sottoscrivere le intenzioni. Ma vorremmo anche sentire e leggere di iniziative a favore del settore che più di ogni altro impiega mano d'opera femminile, rappresentato da oltre 50.000 aziende di dimensioni piccole e medie e da grandi marchi invidiati in tutto il mondo".

Questo uno dei passi della lettera che Michele Bocchese, presidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto, ha indirizzato all'on. AntonioTajani, membro italiano della Commissione europea.
Nella missiva l'imprenditore rivendica il ruolo fondamentale occupato dal settore tessile e dell'abbigliamento nel panorama dell'economia italiana: oltre 500.00 addetti, un valore di export pari a 35 miliardi di euro, il 42% del valore aggiunto del settore nell'intera Europa comunitaria generato da imprese italiane. E il futuro di questo comparto, decisivo per la nostra economia, passa in buona misura per decisioni da assumere in sede europea. Per questo motivo, all'interno della lettera, Bocchese chiede al commissario Tajani di favorire l'approvazione di una normativa europea che tuteli il made in Italy, prevedendo l'etichettatura di tutte le merci in entrata nell'area UE (norma che andrebbe poi estesa anche a tutte le merci prodotte in area UE).
Secondo il presidente della sezione Moda "solo l'intervento dell'Europa unita può contribuire a sanare la situazione di disparità che si è venuta a creare in seguito l'ingresso dei paesi del Far East nel WTO, senza aver previsto la parità dei dazi a livello internazionale".






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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