Bizzotto:vigilia esame ricorso sentenza anticrocifisso
Martedi 29 Giugno 2010 alle 14:55 | 0 commenti
Mara Bizzotto, Lega Nord - "Crocifisso e radici cristiane: la Corte di Strasburgo rimedi allo sfregio commesso contro il nostro popolo". "Non toglieremo mai il crocifisso dalle nostre aule, (foto tg24.sky.it) i parrucconi di Strasburgo usino il buon senso"
"Finalmente siamo alla resa dei conti, con la Corte Europea di Strasburgo di fronte ad un bivio: confermare il folle pronunciamento di novembre contro il crocifisso, o tornare sui suoi passi e rivedere l'intera vicenda. Ad ogni modo i giudici di Strasburgo dovrebbero tenere bene a mente che secoli di storia e di tradizioni dei nostri Popoli non potranno mai essere cancellati, men che meno da un manipolo di parrucconi e dal loro insensato giuridichese".
Queste le parole della Parlamentare Europea della Lega Nord, Mara Bizzotto, alla vigilia dell'esame, da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, del ricorso che l'Italia ha presentato per ribaltare l'assurda sentenza con la quale la stessa Corte, a novembre, aveva vietato l'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.
"Quella contro il crocifisso è stata una sentenza che ha offeso profondamente lo spirito tanto dei cristiani quanto dei laici che riconoscono, in quieta sincerità , come la croce sia ormai il simbolo distintivo dell'intera civiltà occidentale e europea, prima ancora che un simbolo religioso -spiega l'onorevole Bizzotto- Una sentenza che ha provocato grande indignazione e rabbia in tutta Italia e soprattutto in Veneto, dal momento che proprio dalla terra veneta, e più precisamente da una famiglia di Abano Terme, è iniziata la vicenda che ha portato all'assurda sentenza anti crocifisso".
"Per una terra che ospita le reliquie del Santo più venerato al mondo, Sant'Antonio, e dell'evangelista Marco, per una terra che ha dato i natali a due Pontefici negli ultimi 100 anni, per un Popolo come quello Veneto che si stringe quotidianamente intorno ai simboli della propria appartenenza cristiana, la sentenza di otto mesi fa è stata un'ingiuria culturale e un'offesa collettiva" continua l'onorevole Bizzotto, che lo scorso Natale, in segno di protesta, aveva personalmente consegnato ai giudici di Strasburgo un crocifisso e un manuale di storia del cristianesimo.
"Non ci resta che confidare nel ritrovato buon senso dei giudici di Strasburgo, nella speranza che trovino il coraggio di accogliere il ricorso italiano sconfessando l'ennesimo attacco dei baroni del laicismo contro le tradizioni e le radici cristiane dell'Europa - conclude Mara Bizzotto- Sappiano, comunque, che noi non toglieremo mai e poi mai i crocifissi dalle nostre scuole e dai nostri edifici, qualsiasi sia la loro decisione".
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