Bizzotto: bene il no della Spagna al burqa
Mercoledi 23 Giugno 2010 alle 19:22 | 0 commenti
Mara Bizzotto, Lega Nord - "Bene il no della Spagna al burqa: ora al bando il burqa in tutta Europa, è quello che vogliono i cittadini"
L'On. Bizzotto presenta una risoluzione al Parlamento Europeo che chiede alla UE di pronunciarsi contro il burqa ."Dopo Francia e Belgio, anche la Spagna mette al bando il burqa, compiendo un atto di civiltà politica e giuridica contro la violenza dell'estremismo islamico. Ma, ironia della sorte, nelle stesse ore c'è chi va in direzione opposta come il Consiglio d'Europa, che si è espresso contro il bando del velo integrale, dimostrandosi insensibile ai diritti delle donne e alla volontà popolare".
Questo il commento dell'Europarlamentare leghista Mara Bizzotto, alla notizia del voto spagnolo contro il burqa e del voto dell'Assemblea del Consiglio d'Europa che invece critica severamente la proposta di bandire il velo integrale nei luoghi pubblici.
La deputata europea della Lega Nord, che da mesi chiede al Parlamento Europeo di aprire il dibattito sulla questione del burqa, annuncia che presenterà una risoluzione per portare a breve l'Unione Europea a pronunciarsi apertamente contro il velo integrale
"Dopo il voto della Spagna e il controverso pronunciamento del Consiglio d'Europa, oggi più che mai tutta l'Europa deve pronunciare un secco e definitivo NO al burqa e al velo integrale islamico: non è una battaglia contro una religione, ma a favore della civiltà e dei diritti" spiega l'onorevole Bizzotto.
"Il burqa è un simbolo di schiavitù spirituale ed è espressione del maschilismo più bieco e violento di una parte dell'Islam, e bene hanno fatto molti Paesi come la Spagna e la Francia a dimostrare il coraggio e l'intelligenza di schierarsi per il bando di questo strumento di violenza-continua l'onorevole Bizzotto- Quello che fa specie è invece vedere il Consiglio d'Europa allinearsi con chi vuole il burqa, compiendo un'assurdità politica e culturale che aiuta l'estremismo islamico a penetrare nelle nostre società , e che offende chi nel mondo si batte per i diritti della donna".
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