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Biotestamento, Associazione Luca Coscioni: "l'obiezione di coscienza dei medici è reato per legge"

Di Note ufficiali Giovedi 21 Dicembre 2017 alle 19:19 | 1 commenti

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Riceviamo da Filomena Gallo, Avvocato e Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, la dichiarazione che segue sulla recente approvazione della legge del c.d. biotestamento: "Questa normativa assicura la libertà di rifiutare dei trattamenti sanitari in linea con le tutele costituzionali, secondo cui: "La libertà personale è inviolabile ed inoltre nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana."

Continua il dott. Gian Giacomo Pisotti, già Presidente della sezione civile della Corte d'Appello di Cagliari: "Deve recisamente escludersi, alla luce dei principi sull'interpretazione posti nel codice civile e delle elaborazioni della giurisprudenza e della dottrina, che la legge sulle disposizioni anticipate di trattamento consenta l'obiezione di coscienza. Il diritto costituzionale al rifiuto e all'interruzione delle cure è riaffermato nell'art. 1 della recente legge, al 6° comma, in modo chiarissimo, né potrebbe essere diversamente. L'equivoco nasce da una lettura non corretta della diversa norma che non consente al paziente di imporre al medico autoprescrizioni che siano in contrasto con disposizioni di legge o con il codice deontologico (un esempio per tutti: il paziente non può esigere la pratica dell'elettroshock). Quindi, il paziente può rifiutare qualsiasi trattamento, senza che il medico possa obiettare; non può imporre, per altro verso, trattamenti da lui scelti unilateralmente. E' appena il caso di ricordare che le norme costituzionali e la legge ordinaria non possono essere modificate da atti amministrativi, come quelli che il Ministro della Salute dichiara di voler adottare." 

Continua poi Filomena Gallo: "Per tanto non possono essere imposte terapie a nessuna persona che in piena capacità ha dichiarato di non volerle. Sarebbe un reato, una violenza privata. Il Ministro Beatrice Lorenzin non può garantire l'esercizio dell'obiezione di coscienza sulle DAT a medici e strutture cattoliche perché non è possibile, la legge non prevede l'obiezione di coscienza e una legge si modifica solo con un'altra legge non con norme di rango inferiore. Siamo pronti ad intervenire per via legale per difendere l'applicazione delle DAT in tutte le strutture sanitarie autorizzate. Dal Ministro della Salute ci aspettiamo un impegno affinché sia fatta corretta informazione, ci aspettiamo che il SSN fornisca cure adeguate e garanzia di libertà di scelta."

 


Commenti

Inviato Venerdi 22 Dicembre 2017 alle 07:22

Un punto fondamentale della vita associata che non viene mai tenuto presente è che la libertà individuale non deve mai essere a spese, intellettuali spirituali ed economiche, ecc. degli altri membri della comunità e non si parli di solidarietà per favore!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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