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Biasia: la passione di ripartire

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Novembre 2011 alle 10:55 | 0 commenti

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Era il 1978 quando Francesco Biasia decise di iniziare un'attività nella pelletteria. Con i pochi mezzi a disposizione nel laboratorio sotto casa a Povolaro diede il via a quello che è diventato uno dei migliori esempi dell'imprenditoria veneta e non solo. Gradualmente ma con una crescita costante, economica e di qualità, il brand Francesco Biasia è diventato uno dei più noti al mondo nel settore borse e pelletteria.

Dopo l'ascesa e la consacrazione è ben noto il passaggio della Francesco Biasia spa sotto il controllo del Mariella Burani Fashion Group per un progetto di crescita e integrazione internazionale. Come purtroppo sono note le traversie economiche e finanziarie, oltre che giudiziarie, della maison emiliana, che hanno portato nel 2010 alla chiusura della sede storica di Povolaro di Dueville. Ma da quest'anno qualcosa si è mosso muove in quella stessa sede, rimasta di proprietà del fondatore: Mauve è il nuovo marchio con cui Claudio Biasia, fratello di Francesco (sempre attivo i nel Cda di Veneto banca e con la sua fabbrica in Bulgaria, ndr), e Walter Zago hanno piano piano iniziato una nuova avventura nel mondo della pelletteria. Assieme a pochi stretti collaboratori hanno disegnato una prima collezione, presentata al mondo nello scorso mese di Settembre alle fiere di settore di Milano e di Parigi. Provare a rientrare nel settore in questo momento sembra un'utopia. Ma dice Claudio Biasia: «Dopo un periodo di ricerca in tutto il mondo abbiamo deciso di ripartire con questo eccitante progetto, che ci permette di presentare una collezione che rappresenti al meglio il nostro concetto di eleganza e femminilità.". Stile italiano, alta qualità, posizionamento sulla fascia alta di gamma e prezzo competitivo. Questa la ricetta del rilancio di una passione. Che ha "imposto" a Claudio di ripartire, anche se nulla, passione a parte, lo obbligava a questo passo. E allora il cuore creativo e logistico della pelletteria made in Biasia ha ripreso a pulsare nella sede di Povolaro. Questa è una delle notizie che vorremmo scrivere più spesso.

Di Nicola Zaffaina (da VicenzaPiù n. 223 e BassanoPiù n. 4)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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