Quotidiano | Categorie: Banche

Biasi, Fondazione Cariverona, Unicredit. Newco e bad company: una storia italiana

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 17 Agosto 2010 alle 19:21 | 0 commenti

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Chi è Paolo Biasi? Intanto è il titolare del gruppo omonimo della famiglia Biasi di Verona leader storico nel settore termoidraulico con la società operativa Bsg (caldaie, etc.), con attività o asset nell'immobiliare e col controllo della Fondver.
I debiti del gruppo ammontano a fine aprile a 113,8 milioni di euro (fonte Il Mondo n. 32 del 6 agosto) .

"Nel rilancio del gruppo Biasi ... la tabella di marcia dettata dalle banche creditrici è stringente", dice sempre iI Mondo. Lo schema è quello già visto tante volte: la società operativa Bsg sarà incorporata in una "newco (la magica parola dell'Alitalia e ora anche della Fiat di Pomigliano), un Nuova Biasi, che si focalizzerà sul settore termoidraulico ricapitalizzandosi con 4 milioni di euro e con la famiglia Biasi ancora al ponte di controllo. Tutto il resto (la Biasi e la Fondver) confluirà nella solita "bad company" verrà, da Il Mondo, "messa in liquidazione (ex art. 182 della legge fallimentare) e entro il 2014 i liquidatori dovranno attuare" la vendita di asset immobiliari per incassare 64,2 milioni con cui "ripianare in parte il debito di 113,8 milioni con le banche (Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bnl) oltre che con i fornitori. La Newco, quindi, avrà una posizione finanziaria netta di 26 milioni, mentre tutti i debiti, meno 10 milioni di competenza della Nuova Biasi, andranno nella bad company. In attesa del completamento delle procedure di liquidazione, si legge sempre su Il Mondo, le banche creditrici, dopo aver digerito parte dell'esposizione attuale, manterranno fino al 2014 il supporto finanziari finora in essere e, in aggiunta, erogheranno senza garanzie un ulteriore prestito di 7 milioni perché la Nuova Biasi possa operare. La Nuova Biasi, infine, dovrà perseguire un paino di sviluppo per aggregazioni o la partecipazione di controllo potrà essere ceduta.
Tutto chiaro? Un dettaglio. Paolo Biasi, oltre che, come dicevamo all'inizio, titolare del gruppo omonimo, è anche presidente di Fondazione Cariverona, nota a Vicenza per la sua vecchia radice locale e per i suoi contributi a cui la città deve molto, ma anche e soprattutto terza socia per importanza di Unicredit, una delle banche più esposte, se non la più esposta, per il passato e per il futuro di Biasi, vecchia e nuova company che sia.

La stessa banca che, per la discesa dei suoi utili, "deve" ridurre il personale di 4.700 unità e a cui ogni giorno si rivolgono, forse con analoga attenzione, tante piccole aziende e tante famiglie indebitate, che le parole newco e bad company al massimo le hanno solo lette.
Tutto chiaro, allora, e tutto sicuramente lecito nel supporto al gruppo Biasi, presidente della fondazione Cariverona, socia di riferimento di Unicredit. Ma anche tutto italiano.
P.s. I lavoratori come saranno divisi tra newco e bad company? Il Mondo non lo scrive. La cronaca fra un po' ce lo dirà.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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