Beschin per Forza Nuova: "no alle unioni (in)civili, no al ddl Cirinnà"
Sabato 23 Gennaio 2016 alle 16:39 | 0 commenti
Nota di Forza Nuova
Dura presa di posizione del segretario di Forza Nuova Daniele Beschin contro la manifestazione a favore dei matrimoni e delle adozioni da parte di gay, lesbiche e transessuali, che si terrà a Vicenza. Forza Nuova ha rivendicato lo striscione "No alle unioni incivili no ddl Cirinnà ", appeso nella notte in pieno centro storico e in un comunicato diramato dalla segreteria di Forza Nuova Beschin afferma: "il matrimonio omosessuale non può esistere giuridicamente e non è necessario. Per la costituzione, in Italia non si può introdurre il matrimonio gay, ma non per questo gli omosessuali sono discriminati nei loro diritti fondamentali, nonostante le menzogne messe in circolazione dalle comunità lgbt e sinistre varie".
"Dobbiamo fare un distinguo d'obbligo, - prosegue Beschin - quello tra i diritti fondamentali, attribuiti ad ogni persona in quanto tale, come l'integrità fisica, la libertà o l'educazione, e i diritti accessori, che sussistono in determinate circostanze, come per esempio il diritto al voto compiuti i diciotto anni. Agli omosessuali è quindi negato il "diritto" di coniugio perchè incapaci giuridicamente di contrarre matrimonio, che ricordo essere un istituzione che prevede per sua stessa natura complementarietà sessuale, procreazione ed educazione dei figli"
Forza Nuova inoltre accusa Arcigay e comunità lgbt di egoismo e progressismo da fantascienza: "un bambino è un soggetto di diritto e non un oggetto di diritto. Nemmeno una coppia etero può affermare che un bambino sia un diritto, perchè esso è un dono; figuriamoci una coppia gay, che per sua stessa natura è sterile. Inoltre la convenzione ONU per i diritti dell'infanzia afferma il principio superiore dell'interesse del bambino, che in questo caso è l'avere una madre ed un padre. I crociati che parificherebbero la famiglia natrale con quelle frutto della neo-ingegneria sociale cosa rispondono? Il nuovo mondo da loro promosso- conclude Beschin - passa per la cancellazione dei dualismo maschio/femmina, naturale/innaturale, morale/immorale. A queste storture ideologiche lo stato dovrebbe rispondere con la tutela sociale per il rilancio della natalità nazionale, altro che fantadiritti".
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