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Sergio Berlato, Pdl  -  Ho ricordato alla Ministra Brambilla che il ruolo che le è stato affidato è quello di Ministro al Turismo e non quello alla caccia, invitandola ad interessarsi del suo ministero anziché occuparsi di cose che non conosce, tipo la caccia o la gestione faunistica ed ambientale.

Ora ricordo anche alla Martini che sono io, non ignorando le sue competenze, che le ricordo che il suo ruolo è quello di sottosegretaria alla salute delle persone, dato che dal momento del suo insediamento a quel ministero sembra essersi distinta più per i suoi provvedimenti a favore degli animalisti che a favore della salute delle persone.

In quanto alla mia presunta paura di perdere i consensi, ricordo alla sottosegretaria che la mia permanenza in vari ruoli istituzionali è dovuta alle preferenze personali che ho sempre acquisito per il mio impegno a favore di tutte le attività portatrici della nostra Cultura rurale, tra le quale la caccia che né è una parte fondamentale.
Voglio ricordare alla sottosegretaria Martini che ad ogni competizione elettorale (due volte eletto in Consiglio regionale e tre volte al Parlamento europeo) ho aumentato considerevolmente ogni volta i miei consensi personali (alle ultime europee piu' 42% di consensi nel collegio nordest, piu' 62% nella sola provincia di Vicenza).
Mi ricordi la sottosegretaria, nominata prima in regione Veneto e poi nominata al Governo (senza passare per nessuna legittimazione popolare) per quali meriti abbia assunto gli incarichi finora ricoperti.
A differenza della sua collega di governo Brambilla, la sottosegretaria Martini agisce con maggior furbizia ma non per questo la sua azione a sostegno delle organizzazioni animal-ambientaliste è meno dannosa per il mondo venatorio e per tutte le attività portatrici della Cultura rurale.
Invito quindi Flavio Tosi, che si era schierato al mio fianco contro la Brambilla (usando una fraseologia che non condivido) per la sua posizione anticaccia, a fare la stessa cosa contro la sua compagna di partito, così come ho saputo fare io con la Brambilla.
Solo così dimostrerà che il suo attacco non era pretestuoso e mirante a dirottare i consensi dal Popolo della Libertà alla Lega, facendo credere ai cacciatori che solo nel PDL ci sono gli anticaccia.
I nemici della caccia si annidano purtroppo in tutti i partiti, così come in quasi tutti i partiti ci sono amici dei cacciatori.
Quasi nessuno di questi presunti amici dei cacciatori dimostra però di avere il coraggio di contestare apertamente l'operato di chi, nel proprio partito, assume posizioni personali che, sia pur legittime, non possono essere spacciate per posizioni di partito.
Se i dirigenti della Lega non approvano le iniziative animal-ambientaliste della sottosegretaria Martini lo dicano apertamente. Se non lo fanno, vuol dire che le approvano.

on. Sergio Berlato
Vice Capo Vicario PDL nel Partito Popolare europeo