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Berlato: sì a primarie per candidature Pdl e a congressi per organizzazione del partito

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 7 Giugno 2011 alle 15:03 | 0 commenti

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Sergio Berlato, Pdl - Il risultato uscito dalle urne in occasione delle recenti elezioni amministrative del maggio scorso non deve essere drammatizzato. Tutte le coalizioni politiche al governo nei singoli paesi europei, siano esse di centro destra o di centro sinistra, sono state indiscriminatamente penalizzate dalle conseguenze della grave crisi economica ed occupazionale che ha colpito, non solo l'Europa, ma il mondo intero in questi ultimi anni.

Basti pensare al governo tedesco guidato dalla Merkel o a quello spagnolo guidato da Zapatero. Cosa dire poi del governo americano guidato da Obama. Era logico e prevedibile che anche il governo italiano, guidato da Berlusconi, risentisse di questo comprensibile malcontento che attraversa l'Europa, legato al fatto che i cittadini risentono pesantemente degli effetti di questa crisi economica alla quale nessun governo sembra sapere fornire risposte adeguate alle aspettative dei cittadini. Detto questo, neppure è possibile sottovalutare il forte segnale che è arrivato dai cittadini nei confronti di tutte le forze politiche italiane. Se il centrodestra ha perso le elezioni amministrative di Milano, Napoli e Trieste, tanto per fare alcuni esempi, risulta singolare che il P canti vittoria quando ha visto i propri candidati bocciati ancora prima di poter partecipare alla competizione elettorale, come a Milano, o come a Napoli dove il loro candidato è risultato addirittura terzo alle spalle del Candidato di centro destra e di quello dell'IDV. La Lega stessa registra una significativa battuta d'arresto nella sua parabola ascendente, con inequivocabili perdite di consenso come in Veneto dove, rispetto al risultato delle regionali di appena un anno fa, ha visto un calo di consensi di oltre 8 punti percentuali. L'analisi attenta del voto amministrativo del maggio scorso ci porta a constatare che aumenta il numero di coloro che hanno deciso di non andare a votare o di coloro che votano per liste che rappresentano l'antipolitica come i " grillini ". Questo, ritengo, sia il vero dato politico importante che impone a tutte le forze politiche, a cominciare da quelle che governano il nostro Paese, di riformulare la propria proposta politica per renderla più credibile agli occhi dei cittadini, considerando che all'antipolitica si deve rispondere con la buona politica. In quest'ottica, ridare ai cittadini la possibilità di scegliersi i propri rappresentanti nelle istituzioni attraverso le primarie, non solo riteniamo sia una cosa giusta, ma una scelta indispensabile per riavvicinare i cittadini alla politica.
Quando parliamo della necessità di indire le primarie, riteniamo che questo importante strumento di democrazia partecipata debba essere usato da subito e per tutte le prossime scadenze elettorali, a cominciare dalla preparazione delle liste per il rinnovo dell'amministrazione provinciale di Vicenza che si terrà l'anno prossimo. A seguire le primarie dovranno essere indette anche per la preparazione delle liste per tutte le altre scadenze, a partire da quella che riguarda il comune di Vicenza per proseguire con l'individuazione dei candidati per il rinnovo del Parlamento italiano. Quando parliamo di primarie, non vogliamo di certo scimmiottare la sinistra che sottopone ai cittadini la possibilità di scegliere tra un limitato numero di candidati preconfezionati. La nostra idea di primarie è quella che attribuisce ai cittadini il diritto di proporre propri candidati, anche al di fuori delle proposte dei partiti. Per quanto riguarda invece la riorganizzazione del Pdl, credo sia nota la nostra battaglia per trasformare il Partito da un semplice comitato elettorale in un partito vero e proprio, strutturato ed organizzato in modo capillare sul territorio. Coerentemente con quanto abbiamo più volte richiesto, così come vogliamo che i cittadini possano avere il diritto di scegliersi i propri rappresentanti a tutti i livelli istituzionali attraverso le primarie, vogliamo che tutti gli iscritti al Partito possano veder riconosciuto il proprio diritto di eleggersi i propri coordinatori comunali, provinciali, regionali e nazionali. L'auspicato passaggio dalla fase commissariale del partito, con la nomina verticistica dei coordinatori, alla fase congressuale con la loro elezione democratica e diretta da parte degli iscritti è una scelta irrinunciabile ed inprocastinabile. Se una breve fase transitoria poteva anche trovare le sue giustificazioni, il protrarsi di questa situazione di staticità diventa sempre più insostenibile e corre il rischio di allontanare non solo i cittadini dalla politica ma anche gli iscritti dal Partito.
Se vogliamo avere l'umiltà di ascoltare il segnale che ci hanno lanciato gli elettori poche settimane fa, dobbiamo abbandonare il concetto di partito in cui a comandare di più sono quelli che hanno meno consenso. Se fossero state indette le primarie per l'individuazione dei candidati sindaci, il centro destra non avrebbe perso il comune di Vicenza, come del resto il comune di Padova e di Verona... Speriamo che la lezione sia servita a chi, pur di mantenere il proprio potere, non esita ad imporre candidature di soggetti funzionali alle proprie logiche, ma invisi ai cittadini. Oramai tutti capiscono che, soprattutto in occasione delle elezioni amministrative, i cittadini, prima ancora di votare un partito o una coalizione, votano il candidato. Speriamo che il rilancio della proposta politica del Pdl preveda la modifica della legge elettorale per il rinnovo del Parlamento nazionale con la reintroduzione delle preferenze che restituiscano ai cittadini il sacrosanto diritto di scegliersi i deputati che li andranno a rappresentare in Parlamento. Se cosi sarà vedrete che i deputati eletti torneranno ad avere l'umiltà di stare in mezzo alla gente per recepirne le esigenze, traducendo la propria azione politica in risposte concrete ai cittadini.
Sergio Berlato
Vice coordinatore vicario PDL per la provincia di Vicenza
Vice capo delegazione del Pdl nel Partito Popolare Europeo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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