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Berlato Sella contro la legge sulla raccolta dei cimeli di guerra: "Sdegno del territorio"

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 3 Agosto 2011 alle 10:37 | 0 commenti

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Giuseppe Berlato Sella  consigliere regionale Pd - “In questi giorni, come prevedibile, il territorio sta reagendo sdegnato nei confronti dell’approvazione della legge regionale sulla raccolta dei reperti e cimeli di guerra. Questo, purtroppo, non ci sorprende. Nei confronti della proposta di legge ha votato contro l’intero Gruppo consiliare del Partito Democratico.”

 Lo dice il consigliere regionale del PD Giuseppe Berlato Sella, riferendosi all’approvazione di mercoledì scorso in Consiglio regionale, della legge regionale sulla raccolta di reperti e cimeli della Grande Guerra.

Il progetto di legge, proposto nel 2007 dagli esponenti della Lega Nord Flavio Tosi e Daniele  Stival è stato approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza (Lega e PdL).

 “Le zone montuose che sono state teatro della Grande Guerra – spiega l’esponente democratico - sono quasi tutte giuridicamente di proprietà privata, appartengono cioè ai residenti che da sempre le conservano e le tutelano. Moltissime di queste aree sono sottoposte a tutela: vincoli europei ZPS e SIC,  vincoli idrogeologici,  vincoli legati alla ‘sacralità dei luoghi’ e vincoli paesaggistici.”

 “Se è vero – continua il consigliere vicentino del PD -  che si stimano in 30 mila gli appassionati nell'attività di raccolta dei cimeli, è altrettanto vero che sarà impossibile il controllo della polizia locale, vista l’estensione del territorio montano interessato. Chi riparerà ai danni causati dal continuo sollevamento delle zolle e chi raccoglierà eventuali materiali ferrosi abbandonati? Per non parlare  degli evidenti rischi connessi con la sicurezza dei ‘recuperanti’, che potrebbero incappare in proiettili o altri ordigni  inesplosi”.

Nel 2007, tutte queste gravi problematiche erano state segnalate alla Regione da una nota congiunta firmata dai Sindaci dell’Altipiano e dal Presidente della Comunità Montana dei 7 Comuni.

“Durante la discussione noi del PD abbiamo tentato di scongiurare l’approvazione della Legge, ma è stato tutto inutile. D’ora in poi chiunque, con una semplice autorizzazione, potrà raccogliere reperti e cimeli della Grande Guerra, avvalendosi anche di metal detector. Speriamo soltanto – conclude amaramente l’esponente democratico – che nessuno si faccia male”.

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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