Berlato presenta i candidati per "l'unico Pdl" statutario: "a Roma li approvino altrimenti ..."
Sabato 12 Gennaio 2013 alle 15:49 | 1 commenti
Si avvicina il 24 febbraio col gemello 25 e le carte per le politiche del 2013 vanno ai loro posti. Oggi è la volta dell'eurodeputato del "rinato" Pdl Sergio Berlato che presenta i candidati del partito, quelli almeno indicati nella sua veste di coordinatore del direttivo provinciale che, ribadisce, è l'unico organo legittimato a esprimerli.Â
Berlato ha già anticipato su altri media, a cui rimandiamo per i particolari già noti, criteri e valutazioni, per cui a seguire pubblicheremo il video con le dichiarazioni di tutti i candidati prrsenti e proposti per le valutazioni finali del partito nazionale. Quello a cui tutti hanno confermato di essere stati "nei secoli fedeli" (ha sorriso Morena Martini) anche in momenti di sua difficoltà a prescindere dalle provenienze politiche di ognuno perchè «tutti rivendicano le proprie origini ma nessuno si sente un ex di altri movimenti del passato nell'unico partito in cui tutti si riconoscono», ha chiosato Berlato riferendosi a chi dal partito è uscito di fatto quando sembrava sgretolarsi prima che Silvio Berlusconi tornasse alla ribalta con prepotenza, in positivo per i suoi fan, in negativo per gli avversari.
Tra questi tutti si iscrive anche Enrico Hüllweck, già deputato della Lega e poi sindaco forzista di Vicenza, mentre Cristina Caretta, presidente di un "poderoso" gruppo di associazioni di cacciatori e di "cultura rurale" a cui fa riferimento anche Berlato, si riserva di accettare la candidatura espressa dal coordinamento provinciale solo se dal partito centrale arriveranno assicurazioni precise sul rispetto delle sue indicazioni.
Chiude Sergio Berlato: «volevo le primarie, che eravamo pronti a gestire. Non è stato possibile farle svolgere per cui le nostre primarie sono stati i congressi. Quindi eventuali decisioni  finali contrastanti con le indicazioni degli organi statutari saranno interpretate come azioni di mancato rispetto. Siccome le associazioni di Cristina Caretta rappresentano centinaia di migliaia di voti, una eventuale, legittima, decisione del Pdl nazionale diversa dalle indicazioni del coordinamento provinciale può portare a strade diverse dell'organo che coordino» .
Ecco, quindi, che, ha spiegato a domanda l'onorevole Berlato, «l'eventuale via d'uscita rappresentata oggi dall'adesione condizionata di Cristina Caretta e dal suo neonato ma numeroso movimento politico potrà essere presa in considerazione dal coordinamento vicentino».
Traduzione: o passa la linea, e l'elenco, provinciale oppure entra in gioco il Movimento per la caccia e la cultura rurale di Caretta, che, però, «per quanto io sappia non ha presentato simboli propri anche se a Roma ne sono arrivati centinaia da ... verificare».
Col boss Berlusconi a caccia di voti anche nella tana di Santoro difficile, se non impossibile, pensare che farà a meno di quelli della bionda e cacciatrice Cristina.Â
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