Berlato: i tagli alla Polizia Postale favoriscono i pedofili, il governo ci ripensi
Venerdi 8 Giugno 2012 alle 11:31 | 0 commenti
Sergio Berlato, Pdl Ppe - L'associazione Prometeo, attiva da oltre 10 anni nel campo della lotta alla pedofilia, ha sollevato un caso al ministro Cancellieri perché si paventa la chiusura di tutte le sezioni locali della Polizia Postale relativamente al piano di spending review del Governo che ha comunicato la necessità di procedere a tagli pari a 65 milioni di euro per la sola Polizia di Stato.
In supporto del grido d'allarme di Prometeo si unisce l'europarlamentare vicentino e coordinatore provinciale del Pdl Sergio Berlato, il quale, da sempre in prima linea nella lotta all'orrendo crimine della pedofilia, sposa i fondati motivi di preoccupazione "di un taglio draconiano e ingiustificabile" spiega che "la razionalizzazione dei servizi non può pregiudicare l'efficienza dell'attività svolta dalla Polizia postale, la quale garantisce la sicurezza ed il controllo di tutte le attività illecite che vengono eseguite in rete. Tra l'alto, il lavoro di cui la Polizia postale è competente - continua Berlato - è e sarà sempre più centrale visto che gli strumenti informatici come internet appartengono alle abitudini di un numero sempre crescente di italiani, perciò avere una Polizia all'avanguardia nell'azione di contrasto e di prevenzione della criminalità informatica non è un lusso bensì un bisogno primario e strategico dell'intera nazione".
Ormai sappiamo che la rete è il mezzo preferito dai pedofili per adescare le loro vittime. L'esponente del Pdl vicentino ricorda il suo impegno in parlamento europeo per contrastare "un vile fenomeno come la pedopornografia che deve essere considerato un crimine contro l'umanità e che purtroppo è costantemente in espansione. Grazie alla professionalità di migliaia di agenti della Polizia postale gli orchi che si nascondono in rete hanno trovato degli efficaci nemici. Ora - conclude Berlato - se il governo ha intenzione di fare cassa tagliando queste spese, significa che a prevalere non è il senso dello Stato ma la logica rigorista del cinismo dei conti a discapito anche della sicurezza dei nostri figli".
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