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Berlato: con legge su omofobia a rischio libertà religiosa e di pensiero

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 16 Luglio 2013 alle 18:28 | 0 commenti

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On. Sergio Berlato, PPE-PDL - “Mi sembra evidente che in Italia la realtà stia superando la fantasia, se passerà infatti  la ‘legge sull’omofobia’ che si discuterà in Parlamento la prossima settimana, nessun cittadino avrà più il diritto di fare battaglie affinchè non si introduca nella legislazione il ‘matrimonio’ gay” o affinchè si escluda la possibilità che le coppie omossessuali adottino un bambino.

Perché, come si evince dal testo  è punito con la ‘reclusione fino a un anno e sei mesi chi incita a commettere o commette atti di discriminazione motivati dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere della vittima’”.

Lo afferma Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore provinciale del Pdl Vicenza, in merito alla proposta di legge contenente disposizioni in materia di contrasto dell'omofobia e della transfobia (testo unificato C. 245 Scalfarotto, C. 1071 Brunetta e C. 280 Fiano), che andrà in discussione alla Camera dei Deputati il prossimo 22 luglio e precisa : “E’ evidente che, oltre alle libertà religiosa sancita dalla nostra Costituzione (art.19) qui è in gioco la libertà di pensiero (art.21), ed è per questo motivo in primis, che mi oppongo alla proposta di legge , e lo faccio aderendo all’appello promosso dai Giuristi per la Vita - insieme a La Nuova Bussola Quotidiana (consultabile e scaricabile al link http://www.lanuovabq.it/it/articoli-fermiamo-la-legge-contro-lomofobia-6847.htm)” in cui ci sono riportate ben dieci ragioni per cui si deve essere contrari all’approvazione”.

“Invito - aggiunge l’eurodeputato- chiunque abbia a cuore  i diritti fondamentali dell’uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione, ad aderire a questo appello anche perché, come giustamente si sottolinea nel documento redatto da Giuristi per la Vita e da La Nuova Bussola Quotidiana, ci troviamo di fronte a una sorta di rieducazione culturale di stampo maoista”. “Basti infatti vedere- conclude Berlato- come  una delle pene accessorie, ed in particolare quella della «attività non retribuita in favore della collettività da svolgersi al termine dell’espiazione della pena detentiva per un periodo da sei mesi a un anno», sia costituita da lavoro «in favore delle associazioni a delle persone omosessuali»


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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