Quotidiano | Categorie: Politica

Berlato alza i toni su legge omofobia e patto di stabilità

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Settembre 2013 alle 17:18 | 0 commenti

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On. Sergio Berlato Pdl-Ppe - “Una Repubblica democratica non può permettere l’approvazione di una legge che neghi il diritto d’espressione di molti cittadini per tutelare quello di pochi.” Così l’on. Sergio Berlato in seguito all’approvazione della legge sull’omofobia e transfobia da parte di 228 deputati della Camera.

“E’ inaccettabile pensare che nel nostro Paese tutte le persone che si oppongono civilmente alle rivendicazioni avanzate dalle associazioni LGBT da domani potrebbero essere perseguite penalmente. Con questa legge si sancisce in modo inequivocabile una maggiore tutela da parte dello Stato nei confronti di tutti gli orientamenti sessuali ad esclusione di quello eterosessuale.”

“Questa legge è solo un bieco strumento per arrivare all’ottenimento di una norma che permetta i matrimoni omosessuali ed il riconoscimento del diritto di adozione dei bambini da parte delle coppie gay. Un vaso di Pandora che, una volta aperto, non sarà più possibile richiudere.”

 “Mi auguro – conclude l’on. Sergio Berlato - che i cittadini e le associazioni che in Italia si battono per la famiglia non rimangano a guardare e manifestino in modo determinato tutto il loro dissenso, perchè si possa continuare ad affermare che una famiglia è composta solamente da un padre ed una madre e dai loro figli, e che questa è la cosa più naturale del mondo.

Auspico inoltre che il Senato rigetti questa legge discriminatoria e liberticida perchè questo Paese possa continuare a definirsi libero e democratico.”

 

"Le polemiche relative alle recenti dichiarazioni del Commissario europeo Olli Rehn devono trasformarsi in un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di rivedere le modalità e i parametri sui quali si fonda la politica economica dell'Ue." Questo il commento del deputato europeo del PPE Sergio Berlato. "In particolare sono convinto che il vincolo del pareggio in bilancio non debba essere un totem immodificabile e che vada riscritto quanto prima il patto di stabilità. L'Europa - conclude Sergio Berlato- non può limitarsi ad esser un austero ragioniere, deve guadare lontano imparando a distinguere tra la spesa pubblica relativa ad obiettivi strategici, come le infrastrutture e la ricerca, e quella destinata all'amministrazione quotidiana."    

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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