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Beppino Englaro a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Aprile 2010 alle 08:22 | 0 commenti

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Cartacanta e Inanticacharta  -  Sarà a Vicenza per presentare il libro-verità sulla storia di sua figlia Eluana, morta il 17 febbraio 2009, diciassette anni dopo essere entrata in coma. Si tratta di un padre-coraggio, Beppino Englaro, diventato famoso all'opinione pubblica per aver iniziato nel 1999 una battaglia legale tesa a sospendere l'alimentazione artificiale di sua figlia e, in seguito, per aver voluto spegnere la macchina che la teneva in vita. La vita senza limiti.

La morte di Eluana in uno stato di diritto (193 p., € 17,00, edito da Rizzoli) è il nome del libro, scritto a quattro mani con la giornalista Adriana Pannitteri.

L'appuntamento è venerdì 30 aprile, alle ore 21, presso la libreria Mondadori "Quarto potere", in contrà Pusterla a Vicenza. Dialogherà con l'autore Patrizia Garofalo, poetessa ferrarese e redattrice di Cartacanta, associazione culturale vicentina che ha organizzato l'evento.
Il 9 febbraio 2009 Eluana Englaro moriva. Ci sono voluti 6233 giorni perché il padre potesse liberarla e dirle addio. Ci sono voluti diciassette anni di vita sospesa fra la vita e la morte, durante i quali Beppino Englaro ha lasciato il suo lavoro e si è immerso nelle carte. Ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volontà percorrendo sempre la strada della legalità.
I suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilità di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a Eluana da uno Stato etico, che può arrivare a privare delle libertà fondamentali i suoi stessi cittadini. In questo libro l'autore rievoca i ricordi e le lettere di sua figlia e ripercorre gli ultimi mesi della vita di lei anche attraverso la propria storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e aspetta risposte umane. E' l'odissea di un padre che si sente abbandonato dalla politica in un mare di sofferenze e delusioni.
La battaglia di Beppino Englaro continua "perché la libertà di cura sia un valore collettivo, perché la legge rispetti l'individuo e non dia ad altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria salute".
Durante la serata non mancheranno approfondimenti sul tema del testamento biologico.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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