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Benetton non chiuda l'Olimpias di Grumolo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 3 Maggio 2010 alle 21:01 | 0 commenti

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Elena Donazzan - "Quello che chiediamo in questo momento al gruppo Benetton è l'assunzione del senso di responsabilità nei confronti di un territorio che molto gli ha dato, e che quindi permetta, tramite la scelta di tornare ad affidare commesse all'azienda Olimpias, che lo stesso stabilimento non chiuda l'attività".

Lo ha affermato, Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro, nel corso di un incontro avuto oggi con i lavoratori dell'azienda Olimpias di Grumolo delle Abbadesse (Vi) e con i rappresentanti sindacali (Rsu Olimpias, Rs Cisl e Uil) nello stesso presidio alle porte dell'azienda, attivo giorno e notte dal 18 marzo.
Donazzan ha spiegato come: "L'ottanta per cento della produzione di Olimpias era per il gruppo Benetton, e la decisione di avvalersi della stessa fornitura all'estero, ha ovviamente portato la sede di Grumolo delle Abbadesse, che conta 130 dipendenti; a dover ricorrere alla cassa integrazione guadagni straordinaria".
"L'ultimo passaggio di questo iter- ha precisato Donazzan- avrebbe visto solamente l'incontro tra rappresentanti sindacali e titolari dell'azienda mercoledì pomeriggio al Ministero del Lavoro a Roma e, con ogni probabilità,ciò avrebbe determinato la trasformazione della la cassa integrazione per crisi di mercato in cassa integrazione per cessazione, con la conseguente chiusura definitiva della stessa azienda".
"Non volevamo questo- ha proseguito Donazzan- e come Regione abbiamo quindi chiesto e ottenuto un incontro anche al Ministero dell'Economia, dove andremo a chiedere un intervento forte del Governo a perché vada a preservare il comparto manifatturiero e tessile":
"In un momento di crisi come questo- ha aggiunto l'assessore regionale- è necessaria una presa di posizione forte in questo senso, e mi trovo a tal proposito assolutamente in disaccordo con Luciano Benetton, che ha rilasciato dichiarazioni nei giorni scorsi, in cui sostiene che il made in Italy è finito". "Il Made in italy non è finito- ha concluso Donazzan- e va oltremodo difeso, anche avvalendosi della Legge Finanziaria che quest'anno prevede incentivi per il ramo del tessile"

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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