Bellotto, Fp Cisl: governo tecnico e politici deludono sulla spending review
Mercoledi 1 Agosto 2012 alle 19:16 | 0 commenti
Ruggero Bellotto, Segretario provinciale Fp Cisl - con il decreto "Spending review" emendato e approvato in Senato, il nostro giudizio non cambia. Si tratta di un provvedimento per molti versi inefficace, dannoso per altri, che delude le attese di chi, come la Cisl, si aspettava misure serie per aggredire sprechi e malfunzionamenti strutturali della Pa e inaugurare finalmente un impiego razionale e produttivo delle risorse finanziarie, materiali, professionali.
Delude questo Governo "tecnico" al quale il Paese aveva dato fiducia perche' facesse scelte piu' lungimiranti, e anche piu' condivise, della solita orgia di tagli lineari gia' vista troppe volte negli scorsi anni.
E deludono i partiti della maggioranza che appoggia il Governo in Parlamento, che avrebbero potuto ricercare e ottenere durante l'iter di conversione del decreto dei momenti di dialogo e concertazione con le parti sociali. Ma che non lo hanno fatto, preferendo che a dettare legge su questo e quel "ritocco" fossero le lobby dedite alla difesa a oltranza delle rendite di posizione.
E deludono anche gli amministratori locali, le Regioni, le Province e i Comuni: capaci soltanto di lamentare le difficolta', ma non di sperimentare e di proporre come alternativa alla logica della mannaia esempi di pratiche virtuose, attuate nei territori con l'appoggio dei lavoratori pubblici e delle comunita'.
La politica, in generale, non ha saputo ne' voluto approfittare di una "revisione" della spesa pubblica, di per se' necessaria, per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali e una riorganizzazione profonda del sistema dei servizi.
Ancora una volta tocca a noi, come sindacato responsabile, riprendere la barra del cambiamento, senza accontentarci della sola protesta. Dobbiamo essere ancora piu' preparati e determinati per sfruttare al meglio quanto di utile il quadro attuale ci offre.
La mobilitazione ci ha portato ad aprire un tavolo di proposta vera con il Ministro della Pa. Tanti altri tavoli dovremo aprirli a livello regionale, territoriale, aziendale. Per contrastare gli effetti negativi dei tagli e per guidare la battaglia sulla riorganizzazione, la trasparenza, le professionalita'.
Sara' un impegno da concretizzare a tutti i livelli, dai vertici istituzionali ad ogni singolo ente pubblico. Ogni territorio, ogni delegato, ogni Rsu potra' dare un contributo prezioso per fare vera riqualificazione, usando i mezzi che sono propri di un vero sindacato: confronto, mobilitazione, contrattazione.
Per questo e' indispensabile sfruttare tutte le leve a nostra disposizione, a partire dalla priorita' - indicata nel decreto - di scavare in quella vera e propria palude della spesa pubblica che sono i costi per acquisti di beni e servizi, per portare alla luce sprechi e opacita' ... o dalla complessa partita del riordino delle Province, che pure e' stata affrontata in modo sbagliato dai provvedimenti del governo, ma che puo' offrire il destro per quel "ridisegno" dei livelli amministrativi che andava impostato da tempo. E che puo' consentire di ridefinire efficacemente le competenze, alleggerire il sistema istituzionale eliminando le sovrapposizioni (enti strumentali, societa' di comodo, etc.), creare una rete dei servizi locali efficace ed integrata, valorizzare le professionalita' anziche' sacrificarle ad un "risparmio" illusorio.
Lo stesso taglio del 20% degli organici dirigenziali e' una misura che, nella sua severita' indifferenziata, almeno si pone un problema reale di molti settori della Pa: il rapporto squilibrato tra dirigenti e dipendenti. Questione che la Cisl Fp ha spesso denunciato.
Non dobbiamo dimenticare infatti che la nostra battaglia e' per un'idea di rilancio dei servizi pubblici ai cittadini e alle imprese basata sul valore delle persone, sulla valorizzazione delle competenze, sulla crescita delle professionalita' e su una logica trasparente della premialita'. Un cammino ancora tutto da costruire. Che dobbiamo avviare, anche rovesciando a nostro favore le misure del decreto.
L'incontro con il ministro Patroni Griffi ci ha consegnato aperture apprezzabili, a cominciare dalla disponibilita' espressa dal Ministro stesso a programmare fin dalla prima settimana di settembre un calendario di incontri. Ma le parole non bastano, servono i risultati. Il nostro interesse e' anzitutto garantire ai lavoratori pubblici una tutela vera dal rischio che comportano i tagli lineari agli organici. L'esame congiunto sulle eventuali eccedenze, che il ministro ci ha confermato, non deve essere un pro forma.
Vigileremo sul rispetto degli impegni, in particolare riguardo alla condivisione dei criteri di gestione dei processi di mobilita' e al confronto sulle carenze e sui profili professionali da inserire nella Pa dopo il blocco del turn-over.
E poi vogliamo costruire le condizioni per definire all'Aran un "accordo quadro sulle relazioni sindacali", che assicuri ai sindacati e agli eletti nelle Rsu gli strumenti e gli spazi per contrastare gli amministratori che non riducono sprechi e disorganizzazioni, e affiancare invece i dirigenti onesti che riorganizzano gli enti e i servizi insieme ai lavoratori.
La nostra partita non si giochera', infatti, solo a palazzo Vidoni. Dobbiamo attivarci subito per chiedere incontri anche con tutte le amministrazioni centrali e locali, e pretendere il rispetto dell'intesa del 3 maggio. Dobbiamo puntare ad ottenere tavoli e strumenti per attuare una riorganizzazione vera ente per ente, anche in assenza di decisioni da parte del governo.
Il mese di settembre, dunque, sara' importantissimo per dare corpo alla nostra azione sindacale tanto al centro quanto nei territori e nei luoghi di lavoro.
Per questo dobbiamo tutti insieme pensare fin da ora ad impostare un programma di iniziative, due o tre appuntamenti nell'arco del mese in cui illustrare agli iscritti il percorso che vogliamo fare e gli obiettivi a cui puntiamo, e lanciare la mobilitazione intorno a proposte concrete legate allo specifico del territorio e/o dell'ente.
E' importante comunicare subito e con chiarezza il nostro messaggio: la Cisl ha idee precise su come fare spending review senza tagliare ne' posti di lavoro ne' servizi ai cittadini. E intende sfidare su questo terreno le controparti politiche e amministrative, sbarrando la strada a soluzioni "facili" che non intaccano le diseconomie vere.
Pertanto, per esaminare gli effetti del "decreto Monti" e programmare con rapidità le iniziative da adottare, la Segreteria Regionale Cisl Fp Veneto ha convocato tutti i delegati/RSU Cisl Fp delle Autonomie Locali al seminario che si terrà presso la sede Cisl Veneto il prossimo martedì 7 agosto 2012, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
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