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Beffa Beretta. Alle Final 8 ci va Kayseri

Di Nicolò Dalle Molle Mercoledi 19 Marzo 2014 alle 20:40 | 0 commenti

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Questa volta non si può dire che il Beretta non c’abbia provato, che non c’abbia creduto fino alla fine. Purtroppo, ancora una volta, non è bastato. A festeggiare alla fine è Kayseri che se ne va, in parte meritatamente, alle Final 8. In parte perché le turche han dimostrato di essere squadra solo per quanto riguarda il lavoro sporco: difesa, rimbalzi, aiuti, taglia fuori, palle rubate e recuperate.

In attacco, invece, sono ancora sempre e solo le Big Three a portare Kayseri a Ekaterinburg: Wright 19, Little 10, Sanders 21. Incontenebili, ancora una volta. Schio, invece, ha giocato molto più di squadra e lo dimostra la distribuzione dei punti, ma di squadra ha anche perso.

Primi 18’ di gioco praticamente perfetti per il Beretta che difende molto bene costringendo le turche agli straordinari per trovare la via del canestro. In attacco i meccanismi girano a meraviglia con Macchi, Honti e Nadalin che segnano con costanza: l’italo canadese, in particolare, manda a referto un quattro su cinque da due punti da applausi. Viene da chiedersi perché Mendéz non le abbia dato maggior spazio soprattutto con una Godin in serata nera (due su sette al tiro). Negli ultimi due minuti del secondo quarto, però, le orange sono irriconoscibili: Kayseri gioca la press a tutto campo e Schio sbanda concedendo un 6-0 che manda le squadre agli spogliatoi sul 33-34.

Al ritorno in campo sembra di rivedere il copione di gara 1 con le padrone di casa che premono forte sull’acceleratore: un gioco da tre punti di Wright e un canestro di Sanders consegnano il primo vantaggio della gara alle turche. Schio, però, torna a galla con sei punti in fila di una Larkins fin qui evanescenente. La partita assume così le tinte di una terribile sfida di nervi, punto a punto. Tra la fine del terzo e l’inizio del quarto quarto, però, Kayseri mette a referto un terribile parziale di 15-4 con incredibili palle perse da parte del Beretta che sembra chiudere la gara. Così non è perché Larkins, Honti e poi Vandersloot da tre riportano le ospiti a contatto: 61-59. Little dalla lunetta restituisce due possessi di vantaggio alle padrone di casa, Godin segna il nuovo -2 con 1’11” restanti sul cronometro. Le orange difendono benissimo e costringono Sanders alla palla persa ma sulla successiva azione d’attacco Macchi non trova il canestro e Larkins non riesce a controllare il rimbalzo offensivo. Schio decide di non mandare in lunetta le turche, difende ancora bene ma Sanders cattura il rimbalzo d’attacco a 8” dalla fine che vale le Final 8 per Kayseri.

Esce di scena con l’amaro in bocca un Beretta che ha provato a ribaltare un fattore campo fin qui sempre decisivo. Restano tanti rimpianti per quella maledetta sconfitta a Kosice che ha condannato il Famila nella parte bassa della classifica. Restano anche tanti rimpianti per i tanti infortuni che hanno segnato la stagione di Schio. Il ridimensionamento del budget, purtroppo, si è rivelato un handicap pesante in un contesto così competitivo come l’Eurolega. Purtroppo diventa sempre più evidente che per rimanere nel Gotha del basket femminile continentale serve qualcosa di più di quanto Schio ha.


Kayseri Kaski spor - Beretta Famila Schio 63-61 (15-19, 33-34, 48-46)


Kayseri Kaski spor: Demirok 0, Ural 0, Cinili 5, Gunay 0, Takmaz ne, Arseven ne, Martinez 4, Wright 19, Little 10, Sanders 21, Mazic 2, Salopek 2.


Beretta Famila Schio: Reggiani ne, Honti 10, Spreafico ne, Masciadri 2, Vandersloot 12, Godin 4, Larkins 12, Nadalin 10, Ress 0, Macchi 11.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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