Basta poco per fare bene
Sabato 1 Ottobre 2011 alle 21:57 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo, presidente di Impegno per Vicenza, e publichiamo
E' bastata una piccola manifestazione per mettere, per così dire, il pepe, alla attuale amministrazione comunale che, temendo, di fare brutta figura sui giornali, cosa che paventa moltissimo, si sta attivando in qualche modo per far blindare Campo Marzo, dimenticato per un campo futuribile, e far controllare decine di persone come illustra il giornale cittadino. Bene! L'opposizione al sindaco di Vicenza e alla sua amministrazione dei problemi sociali e di sicurezza, può essere contenta e con piccolo sforzo ha ottenuto almeno una prospettiva di buon risultato per la città , che si spera non sia la solita "propaganda" di un giorno.
Questo, nonostante qualche consigliera comunale, che ha solo in mente un aspetto della vita civile vicentina e per il quale dimentica i veri problemi, ironizzi sulle manifestazioni dell'opposizione.
Per l'opposizione è tempo di fare ancora di più. Impegnarsi per Vicenza significa soprattutto attivarsi in pochi o tanti non importa per letteralmente stanare dal pressapochismo, dall'illusionismo, dal protagonismo giornalistico e dall'utopismo che anche Marx detestava, questa amministrazione comunale. In tre anni ha illuso, ha portato a casa un comodato precario per un terreno la cui sola manutenzione costerà moltissimo e poi che ha fatto?, oltre a farsi intervistare un giorno sì e l'altro pure. Un lavoretto qua e uno là , una pezza qui e un'altra là , così per far credere che si fa molto e in tante parti della città . Se controlliamo bene si aggiusta un pezzo di strada, via Legione Antonini, ma non ci si preoccupa dei marciapiedi, si sistema un centinaio di metri di pista ciclabile, ma i cittadini rischiano sempre molto per le buche in viale Mazzini. Si aprono cantieri che non hanno proseguo, basta vedere lungo le mura o altrove. Un'amministrazione si qualifica, non ci stancheremo di dirlo per la vera amministrazione, non per le illusioni progettate e irrealizzabili. Questo era il sistema di un tempo; si prometteva in campagna elettorale, si annunciava nei primi anni, tirando a campare e poi in viste delle elezioni si faceva qualche cosa.
Ora la musica è diversa e forse al sensuale tango con la città , bisogna sostituire l' intelligenza per le cose da fare e il sudore di farle anche bene. Poco, ma bene per quello che si può e soprattutto non illudere perché il tempo delle illusioni è finito fin dal 2008.
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