Basta mance dallo Stato, i Comuni chiedono entrate certe
Venerdi 13 Gennaio 2012 alle 17:32 | 0 commenti
Anciveneto - Lo ribadisce ancora una volta l'Anciveneto, chiedendo maggiore chiarezza. Intanto l'Associazione ha in programma una commissione per la liberalizzazione degli immobili. Le municipalità , è noto, hanno bisogno dell'intero gettito Imu, a fronte di trasferimenti dello Stato poco sostanziosi. Torna a ribadirlo in questi giorni il presidente di Anciveneto Giorgio Dal Negro.
"Se confrontiamo il gettito dell'Imu sulla prima casa (calcolata attorno al 4 per mille del valore imponibile dell'immobile) con i versamenti statali degli anni precedenti, otteniamo un gettito inferiore, anche per effetto delle varie detrazioni. E poi c'è l'Imu sulla seconda casa, di cui ben metà del gettito finisce allo Stato". Ma a spaventare gli amministratori è soprattutto l'incertezza della situazione, aggravata dalla nuova definizione dei valori catastali che si basa sulla superficie interna e non sui vani. "Per i bilanci 2012 dei Comuni non ci sono entrate certe, non sappiamo perciò che cifre maneggiare per impegni di spesa, investimenti o appalti. La questione dovrà essere chiarita dall'Anci nazionale - conclude Dal Negro".
Intanto, la stessa Anciveneto ha in programma l'istituzione di una fondazione per liberalizzare gli immobili: servirà a reperire fondi dalla commercializzazione di quegli immobili pubblici non più utili o comunque strategici per la collettività . Una scelta di questo genere avrebbe il vantaggio di non portare le municipalità a svendere il proprio patrimonio immobiliare; e beneficerebbe pure di esenzioni fiscali.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.