Basi Usa a Vicenza, il popolo delle cesoie: liberiamo la città dalle servitù militari
Mercoledi 3 Luglio 2013 alle 11:43 | 0 commenti
Presidio Permanente No Dal Molin - Dal popolo delle pignatte al popolo delle cesoie: non si ferma l'opposizione alla presenza militare statunitense che martedì sera, nel giorno dell'inaugurazione della nuova base al Dal Molin, ha visto 3.000 persone in piazza. Un lungo serpentone che ha attraversato la città con le cesoie in mano.
"Loro tagliano nastri, noi tagliamo reti", è stato lo slogan della serata che racconta meglio di qualunque altro la perseveranza delle mobilitazione contro le servitù militari e ricorda il blitz con il quale domenica scorsa 300 vicentini hanno smontato le recinzioni di Base Pluto.
Una città che in questi anni è cambiata e che si è rifiutata di fare la festa agli statunitensi annunciando, anzi, nuove iniziative di opposizione. I militari volevano una città pacificata e si ritrovano una comunità che plaude a chi taglia le reti e viola le basi a stelle e strisce. Inizia, per Vicenza, una nuova fase: dal popolo delle pignatte al popolo delle cesoie, dall'opposizione a un cantiere alla ricerca di forme e pratiche per liberare la città dalle servitù militari.
All'indirizzo http://www.nodalmolin.it/Vicenza-3-000-cesoie#.UdPXK6yNDQM è possibile trovare un approfondimento, video e foto della fiaccolata.
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