Barbieri: Il rilancio del centro storico
Mercoledi 8 Settembre 2010 alle 21:21 | 0 commenti
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Patrizia Barbieri, Lega Nord - Non può esserci un rilancio del centro storico senza un'analisi precisa del tessuto commerciale della nostra città . Sarebbe come se un medico valutasse le condizioni di un paziente senza fare le analisi più appropriate e formulasse una diagnosi e una terapia mettendolo semplicemente su una bilancia.
Cosa può importare un solo dato numerico - se aprono 50 negozi etnici, kebab. O cinesi con tutto a 99 centesimi e chiudono altrettante attività storiche della città ?
E' un impoverimento inaccettabile che condanna Vicenza ad un inesorabile declino.
Del resto non si spiega razionalmente una politica che negli ultimi tempi ha visto il degrado e l'insicurezza della città .
Questa situazione ci mette in difficoltà sotto il profilo turistico, per la concorrenza delle altre città vicine che attuano diverse e più attraenti politiche della tradizione e all'incentivazione del bello, e in merito alla non appetibilità delle grandi firme e dei più prestigiosi negozi che sono terrorizzati dall'idea di aprire tra un bazar e l'altro.
Una fuga che però calamita dell'altro rendendo sempre più invivibile quella che fu città patria del Palladio, nella quale vigeva l'aiuto al bisognoso e la difesa del bello.
Oggi assistiamo invece ad una politica di accoglienza del degrado e a un soffocamento della parte più prestigiosa della città .
Pertanto invito questa Amministrazione a mettere a punto delle misure per i negozi di vicinato, e le botteghe storiche, a formulare una griglia operativa per creare dei distretti commerciali armonici, dove non vi sia una concentrazione eccessiva dello stesso tipo di attività anche attraverso criteri più rigidi nel concedere le licenze.
Bisogna promuovere la creazione di un Centro Commerciale Naturale.
Il centro di Vicenza deve tornare ad essere il cuore della città che pulsa di negozi, attività , eventi culturali ed enogastronomici.
Solo così potremmo rendere il nostro Comune più vivibile, decoroso e meno soggetto a fenomeni di degrado urbano.
Nel "nostro" Centro diversi sono coloro che stanno affrontando la crisi e rischiano di chiudere, mentre assistiamo invece ad una vera e propria invasione di merce di cattiva qualità .
Mentre le botteghe storiche chiudono per canoni di locazione troppi elevati in ogni strada del centro storico apre un negozio di "paccottiglia".
E' lecito domandarsi come questi punti vendita riescano a sopravvivere in centro, anzi a moltiplicarsi nonostante il caro affitto.
Si chiede pertanto che l'Amministrazione intervenga con controlli serrati che verifichi la qualità della merce e la loro provenienza e che la Finanza provveda ad accertamenti sulla natura dei soldi necessari all'apertura e alla gestione di queste nuove attività commerciali.
Patrizia Barbieri
Consigliere Lega Nord
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